Musei senesi, via alle proroghe Tre mesi per Opera al Civico Santa Maria, un anno a Sigerico

Sospesa fino al 4 giugno la convenzione quinquennale per Palazzo Pubblico e Torre del Mangia. Spetterà al nuovo sindaco decidere sui progetti di valorizzazione proposti dalla società.

Musei senesi, via alle proroghe  Tre mesi per Opera al Civico  Santa Maria, un anno a Sigerico

Musei senesi, via alle proroghe Tre mesi per Opera al Civico Santa Maria, un anno a Sigerico

Una proroga di tre mesi all’associazione di imprese (guida da Opera Laboratori) per la gestione di Museo civico, Museo dell’acqua e Torre del Mangia, l’affidamento rinnovato per un anno a Sigerico per analogo compito al Santa Maria della Scala. Nel primo caso si anticipa la scadenza fissata al 4 giugno per la convenzione quinquennale, nel secondo si ribadisce l’esperienza con la società interna, insediatasi dopo la conclusione del rapporto proprio con Opera Laboratori.

Spetterà dunque alla prossima amministrazione sciogliere i nodi della gestione dei musei comunali, sospesa tra la presenza ancora di Opera (ma il nuovo progetto per Palazzo pubblico è stato stoppato dalla giunta De Mossi) e la gestione di fatto interna con la società controllata dal Comune al cento per cento. Il servizio di accoglienza per il pubblico, valorizzazione e promozione del Museo Civico, del Museo dell’Acqua e della Torre del Mangia, affidato al Rti composto dalle società Opera Laboratori Fiorentini (mandataria), D’Uva srl, Intrepido Servizi srl, Cooperativa viva, Cooperativa lavoratori ausiliari del traffico Lat, sarebbe scaduto a inizio giugno. La giunta ha optato per una proroga fino al 3 settembre, per una somma di 147.554,258 euro per la copertura delle spese.

Per quanto riguarda il Santa Maria della Scala, il Comune spenderà poco più di un milione di lire (Iva compresa) per l’affidamento fino al 9 febbraio 2024 dei servizi a Sigerico: dalla biglietteria alla portineria, dall’ostello alla caffetteria e altro ancora. "L’aumento del canone rispetto al primo anno di affidamento – si specifica – è motivato dalla previsione di un maggior numero di ore e di addetti da impiegare nei servizi di portineria e sorveglianza oltre l’orario di apertura del museo, dalla riapertura di spazi museali nuovamente accessibili al pubblico, verificatasi nel corso dell’anno 2022, che necessitano anch’essi di un maggior numero di ore e di addetti da impiegare nel servizio di sorveglianza, dall’incremento delle attività e del numero di eventi già programmati per il corrente anno 2023, sia da parte della Fondazione Antico Ospedale Santa Maria della Scala che del Comune, nonché dai costi da sostenere all’ostello, che continuerà ad essere utilizzato anche nel 2023 per l’accoglienza dei cittadini ucraini".

O.P.