PINO
Cronaca

Mps, Ita, Ilva e il modello Meloni. Le privatizzazioni in salsa tricolore

La ricetta della premier e del ministro Giorgetti tra i ’turboprivatisti’ di Fi e i ’franco-nazionalisti’ della Lega

Mps, Ita, Ilva e il modello Meloni. Le privatizzazioni in salsa tricolore

Mps, Ita, Ilva e il modello Meloni. Le privatizzazioni in salsa tricolore

Pino

Di Blasio

Il caso che più ci interessa è ovviamente il Monte dei Paschi. Ma per dare corpo alla teoria della ragnatela e del modello Meloni, bisogna ricordare anche lo stato dell’arte delle altre due partite, Ilva e Ita. Sulle acciaierie di Taranto il braccio di ferro con gli indiani di Arcelor Mittal, che non vogliono investire sulla decarbonizzazione e sul rilancio dell’impianto, ha toccato il punto più alto. Il presidente Bernabé, esponente di Invitalia, quindi la parte pubblica di minoranza, è pronto a dimettersi e il privato non interviene. Sul dossier Ita, si attende il via libera della Ue sull’accordo con Lufthansa, che è pronta a rilevare il 41% della compagnia aerea subito e il 100% entro dieci anni, investendo subito 850 milioni di euro. Il verdetto della Ue dovrebbe arrivare tra poco, il limite è 25 giorni lavorativi e le domande risalgono ai primi di settembre.

E veniamo al Monte dei Paschi. Quello che è accaduto in settimana è la replica di un cortometraggio che va in onda da mesi. Indiscrezioni di stampa, verità condite con interpretazioni e anticipazioni interessate, tempi dettati a caso, producono come unica conseguenza la perdita di valore del titolo Mps e la riduzione della sua capitalizzazione. Non esistono più ingenui e digiuni di finanza dal 2008, l’anno della grande crisi. C’è sempre qualche manina dietro le indiscrezioni, qualcuno che lucra o prova a farlo in prospettiva nel caso di altalene in Borsa. Sul Monte queste manine hanno interessi anche politici, strategie diverse in seno al governo e al mondo che gira attorno a Rocca Salimbeni.

La premier Giorga Meloni e il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti devono trovare la loro strada, tra turbo-privativisti come il vicepremier Tajani, che vorrebbe vendere subito il 10% di Mps per fare cassa; e franco-sovranisti come lo stato maggiore della Lega (il suffisso franco sta per la ricetta adottata da Macron per nazionalizzare il colosso energetico EdF), che vorrebbero che il Monte dei Paschi conservasse la S di Stato. Anche il potente leader della Fabi, Sileoni si è avvicinato a questo campo, arrivando a chiedere al Governo di trattare con la Ue una proroga per la cessione.

Qual è il modello di privatizzazioni che il duo Meloni-Giorgetti prova a realizzare? Per il Monte provare a cedere il 10%, senza troppa fretta, a un fondo amico, a un partner che ripeta ciò che ha fatto Axa in sede di aumento di capitale. Un fondo o un investitore che si tenga in pancia le azioni, il tempo necessario a trovare il partner bancario per dar vita al terzo polo (etichetta menagramo in tutti i campi, secondo chi scrive). Potrebbe essere Unipo-Bper, una volta digerita anche Sondrio e appena Carlo Cimbri, dominus di Unipol e quindi di Bper, decida di indossare il cimiero da condottiero del terzo polo. Con il Governo che potrebbe conservare, direttamente o tramite partner para statali, una quota della terza banca tricolore.

A differenza di Ita, dove il privato vuole entrare e investire, e di Ilva, dove il privato è già entrato e non vuole investire, il Monte non vede ancora il privato all’orizzonte. Ma il ruolo che lo Stato e i suoi derivati dovrebbero recitare è lo stesso. Garanzie tricolori su società private, negli altri due casi anche straniere. Perché l’ipotesi dei francesi sul Monte, Bnp o Credit Agricole, non piace a nessuno, tantomeno al management di Rocca Salimbeni. Che non vorrebbe di certo che i miliardi di euro di risparmi degli italiani, vadano nelle casseforti francesi.

Resta poco spazio per fare il punto sulla multiutility. Ma l’intervista efficace al presidente della Provincia Bussagli, assieme alla lettera di Intesa, qualcosa ha smosso a Firenze. Il presidente di Alia, Lorenzo Perra, sarebbe pronto a incontrare il presidente Andrea Rossi. Prove di ricucitura dopo gli strappi dell’ad irace.