Morte di David Rossi: nuova commissione parlamentare d’inchiesta. Meloni: "Piena luce"

Ieri il via libera all’unanimità della Camera alla proposta di legge Bocciato l’emendamento Pd che chiedeva 18 mesi al massimo di lavori

Antonella Tognazzi, moglie di David Rossi, in compagnia della figlia Carolina Orlandi

Antonella Tognazzi, moglie di David Rossi, in compagnia della figlia Carolina Orlandi

Siena, 23 marzo 2023 – «Non esistono maggioranza e opposizione di fronte alla giustizia. Abbiamo diritto a un’indagine seria, completa, senza sconti. Per omicidio. Per David e per tutte le famiglie come la nostra che devono potersi prendere cura del proprio dolore senza dover combattere più", aveva chiesto Carolina Orlandi nel monologo, martedì sera, durante la puntata de "Le Iene".

Lanciando un appello a due donne che "hanno i mezzi", sosteneva la figlia di Antonella Tognazzi, moglie di David Rossi, manager della comunicazione di Banca Mps morto il 6 marzo 2013, per poter garantire la giustizia chiesta dalla famiglia.

Ossia la presidente del consiglio Giorgia Meloni e la neo segretaria del Partito Democratico Elly Schlein, a cui Orlandi ha chiesto che non si spengano "i riflettori su una storia che è sì la nostra ma anche quella di tutto il Paese".

Immediata la risposta della premier affidata ad un tweet: "Ringrazio redazione@iene – si leggeva nel messaggio delle 22.36 – per aver mantenuto alta l’attenzione sul caso della morte di David Rossi".

E auspicava la ripresa dei lavori della Commissione parlamentare d’inchiesta quanto prima "con l’auspicio che si possa fare piena luce sulla vicenda, per David e per la sua famiglia".

Il voto è arrivato poche ore dopo il tweet della premier. Ieri la Camera dei deputati ha votato all’unanimità, 233 voti favorevoli, l’istituzione di una nuova commissione parlamentare d’inchiesta sulla morte del manager Mps dopo aver bocciato l’emendamento del Pd che chiedeva una durata di 18 mesi dei lavori.

"Delusa" per tale presa di posizione la vedova Rossi, Antonella Tognazzi "pur riconoscendo che c’è stato il voto finale favorevole".

Dalla nuova commissione "mi aspetto la stessa serietà e dedizione che ha dimostrato la precedente – ha aggiunto –; mi auguro che siano tutti motivati a riprendere i lavori da dove erano stati interrotti e a continuare gli approfondimenti".

«L’impegno del Pd – ha assicurato l’onorevole Andrea Rossi – non sarà figlio di alcun pregiudizio ma dobbiamo cercare la verità e non una verità".

Non era stata tenera Carolina Orlandi con il partito dem svelando un retroscena, nell’appello in televisione rivolto non solo alla presidente del consiglio ma anche alla neo segretaria Schlein "che rivendica discontinuità con il passato".

"Enrico Letta non ha mai voluto incontrare né me, né mia madre. Il suo partito è l’unico che non ha votato la relazione finale" della prima commissione.

Emozionata dopo il voto all’unanimità, Orlandi ha però rilanciato: "Sarebbe bello incontrare insieme Meloni e Schlein, un’occasione per ricordare che non esistono maggioranza e opposizione di fronte alla giustizia".

«Il Parlamento deve continuare a fare la sua parte affinché questo caso non diventi uno dei tanti misteri giudiziari italiani", è intervenuto Walter Rizzetto (Fdi), primo firmatario della proposta per l’istituzione della commissione che sarà composta da venti deputati ed acquisirà il materiale raccolto dalla prima, comprese le parti secretate.

"Molte sono le gravi anomalie che hanno segnato le indagini degli inquirenti" , è andato all’attacco Rizzetto aggiungendo: "Non sappiamo se Rossi si sia buttato, se sia stato spinto, se si sia suicidato ma sappiamo una cosa: poco prima di morire è stato picchiato. Quindi oggi, quantomeno un’ipotesi di istigazione al suicidio potrebbe essere iscritta ma ancora non c’è".