
Aggirandosi tra le mura di Montepulciano nelle notti di plenilunio, l’atmosfera si fa lugubre e carica di suggestioni al punto che sembra di sentire gli ululati agghiaccianti di lupi mannari o lo sguillare della Marroca, che si nasconde in luoghi bui e bagnati e che, con i suoi tentacoli, trascina le sue prede per riuscire ad affogarle. I bambini non dormono sicuri neanche nelle accoglienti case, dove si nasconde, nel buio, il Bobo Nero, che va a tormentare quelli che non vogliono dormire.
I neri boschi circostanti, certe sere, sembrano risuonare ancora dei rituali delle streghe e degli attacchi degli spiriti, ai quali si contrappone la protezione delle miracolose Madonne della Querce, delle Grazie e di San Biagio.
Nelle notti si possono udire le urla dei poveri contadini nei poderi tormentati dal diavolo dispettoso e il fantasma del padrone infestare la chiesa di un prete peccatore.
Alla luna piena si può sentire il pigolio dei pulcini d’oro del Labirinto di Porsenna usciti a pascolare, per poi all’alba tornare alla tomba del ricco re etrusco.
Invece negli spaventosi cimiteri si intravedono le anime dei morti ascendere al cielo sotto forma di piccole fiammelle azzurrognole.
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