PINO DI BLASIO
Cronaca

Modello San Gimignano "Macchè Disneyland siamo la meta preferita dei turisti tutto l’anno"

I numeri su presenze e strutture ricettive premiano la città delle torri. Il sindaco Marrucci: "Puntiamo sull’inverno e su riaprire spazi pubblici. San Domenico, un grande progetto. Su il sipario al Teatro dei Leggieri".

Modello San Gimignano  "Macchè Disneyland  siamo la meta preferita  dei turisti tutto l’anno"

Modello San Gimignano "Macchè Disneyland siamo la meta preferita dei turisti tutto l’anno"

di Pino Di Blasio

Alla faccia di chi blaterava sulla Disneyland del Medioevo, mettendo in guardia dal rischio di diventare come San Gimignano. Per il sindaco Andrea Marrucci gli ultimi dati dell’Osservatorio del turismo non sono affatto una sorpresa. "Sono anni che contesto quelle frasi sbagliate su San Gimignano come Disneyland - ribatte con orgoglio il sindaco -. Ora che anche i dati lo confermano tutti si accorgono che il nostro modello è quello giusto".

Con 513.317 presenze e 198mila arrivi nel 2022, il 10% di quelle registrate in provincia, seconda solo a Siena, una permanenza media di 2,6 giorni, un indice di utilizzazione delle strutture ricettive pari al 25,4%, un tasso di turisticità pari a 187,9, quasi il quadruplo di quello provinciale, 313 strutture ricettive (il 10,6% della provincia), la città delle torri è la migliore anche per destagionalizzazione e per fatturati.

"A San Gimignano i turisti vengono anche d’inverno - fa notare Andrea Marrucci - e non certo per caso. Dopo aver rimesso in equilibrio i conti del Comune, presenterò la stagione ’Accade d’inverno’. La programmazione degli eventi d’inverno e nel periodo natalizio sarà tutta a carico del Comune. L’anno scorso a Rimini ci premiaroni come città preferita dai turisti, analizzando milioni di tracce digitali lasciate sul web. Tra oltre 770 destinazioni turistiche, San Gimignano vinse davanti al Garda e a Venezia".

Perché si infuria quando vi definiscono Disneyland?

"Perché noi non apriamo le porte della città alle 8 e le chiudiamo di sera, non siamo una quinta scenica. A San Gimignano le persone ci vivono, molti dei nostri sforzi sono indirizzati a tutelare l’economia delle campagne e del vino. Con tutte le emergenze climatiche che flagellano chi vive di agricoltura".

Sono sforzi proficui?

"Noi sindaci non abbiamo poteri su quasi nulla, combattiamo contro giganti. Non possiamo incidere sugli affitti commerciali, le linberalizzazioni di Bersani hanno creato disastri nei centri storici delle città d’arte. Non ho potere, come non ce l’ha Nardella a Firenze, la Fabio a Siena, Brugnaro a Venezia. E non è facile conservare così una città viva".

Non paga essere nella lista dei patrimoni Unesco?

"I turisti vogliono incontrare comunità, non scenari. Per questo San Gimignano è accogliente anche d’inverno, un dato più puro perché ci sono meno persone. Investiremo di più e meglio nel turismo fuori stagione, insisto nel fare in piazza la festa di Capodanno. Voglio riaprire spazi pubblici, come il Teatro dei Leggieri chiuso dal 2018. Ho dato un incarico per riaprirlo. A dicembre riaprirò il polo museale di Santa Chiara. Poi c’è San Domenico".

L’ex convento e l’ex carcere è la sua carta strategica?

"I lavori inizieranno nei prossimi mesi per creare botteghe artigiane, negozi, spazi culturali. Non nascerà l’albergo esclusivo di lusso, i turisti dormiranno nelle celle che furono dei frati e poi dei reclusi. Nel cortile dell’ora d’aria ci sarà un teatro, voluto dalla Regione, con 800-1000 posti modulabili. Lì si rifarà la stagione lirica, un vanto di San Gimignano".

Tutta la città va nella stessa direzione?

"I problemi non mancano, come gli egoismi. Ma tutti hanno concordato nel volere a San Gimignano una D.M.O., Destination manager organization. Dal Consorzio alla Vernaccia, agli albergatori e ai commercianti, ognuno lavora per promuovere la città. Puntiamo sull’inverno, sulla restituzione di spazi alla comunità. Apriremo la circonvallazione a valle, metteremo i varchi elettronici nella ztl nei prossimi mesi. Un ritardo di 20 anni, perché erano visti come un fastidio per i residenti".