Mercato dell’auto, Siena perde ancora volumi Diesel in caduta, poco elettrico: vince la benzina

Il caro carburanti non frena i motori a benzina. Ma le immatricolazioni del primo semestre sono un pallido ricordo rispetto al 2021

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di Andrea Talanti

Sono solo 399 le auto immatricolate in provincia di Siena tra gennaio e giugno 2022. Un semestre particolarmente negativo, soprattutto se messo a confronto con i dati del biennio precedente, con i primi sei mesi del 2021 che contavano 552 immatricolazioni e l’accelerata del mercato post lockdown nel 2020, quando solamente tra maggio e giugno venivano immatricolate 167 vetture, quasi la metà di quanto registrato in questa prima parte dell’anno.

Un dato sul quale pesano numerosi fattori, tra cui la difficoltà delle case produttrici nel reperire i componenti elettronici con conseguente allungamento nei tempi di consegna delle auto, con gli incentivi destinati all’acquisto di veicoli ad alimentazione tradizionale già esauriti a livello nazionale nella prima metà di giugno e le continue resistenze dei consumatori nel lanciarsi nel mercato del full electric.

Dal 2019 a oggi sono state solo 18 le auto elettriche immatricolate in provincia, mentre è l’hybrid a crescere sostanzialmente, passando dall’1% dei veicoli immatricolati nel pre-pandemia al 7% negli ultimi sei mesi. Il caro prezzi del carburante dovuto allo scoppio del conflitto russo-ucraino e alle sanzioni erogate nei confronti della Russia di Putin, non sembra invece aver avuto effetti drastici sul mercato automobilistico. Anzi, è proprio in pieno conflitto, a maggio scorso, che in provincia registriamo il picco di auto a benzina immatricolate negli ultimi 3 anni: 28 su 86. Un dato che conferma il particolare trend degli ultimi anni, che ha visto la costante crescita della percentuale di automobili immatricolate alimentate a benzina e la conseguente diminuzione di veicoli a diesel.

Nel 2019, le auto a benzina erano l’8% del totale, nel 2020 l’11%, nel 2021 il 14%, e oggi toccano il 17%. Contrariamente, le auto a diesel sono calate dal 90% di quelle immatricolate nel 2019 all’88% nel 2020, per poi scendere all’80% nel 2021 e assestarsi al 76% nel 2022.

Una perdita di punti, probabilmente dovuta ai blocchi annunciati ai diesel Euro6 a partire dal 2024 e al sempre più alto prezzo medio nazionale (oggi fermo al 2,03 euro al litro), che ha giovato al ‘back to the past’ della benzina e all’impennata nel mercato delle automobili ibride. Mercato che ha la ‘fortuna’ di non avere la grande concorrenza dell’usato, il cui eccesso di domanda (le case automobilistiche producono sempre meno, e conseguentemente ritirano sempre meno vetture restringendo l’offerta) non ha aiutato i settori del diesel e della benzina, costantemente sfidati da prezzi più abbordabili garantiti soprattutto nella contrattazione privata.

Confrontando i numeri dell’ultimo triennio, è facile fare una previsione: il dato più preoccupante è quello relativo alla primavera 2022, con numeri superiori solamente al 2020, quando tra marzo e maggio l’intero Paese era in lockdown. Di questo passo, il 2022 sarà un anno durissimo per il mercato automobilistico, tranne che lo sperato stop del conflitto in Ucraina produca un nuovo ‘effetto a v’ nella curva del mercato, dando quell’accelerata a cui abbiamo già assistito subito dopo la prima fase della pandemia, e che ha fatto registrare il 2020 come l’anno in cui è stato immatricolato il maggior numero di vetture in provincia (934). Con la speranza che le statistiche siano anche frutto del lavoro iniziato sul fronte della transizione ecologica, con l’aumento delle possibilità di scelta di mobilità alternativa e una svolta sempre più green per Siena.