REDAZIONE SIENA

Il meraviglioso pavimento del Duomo di Siena si rivela ai visitatori, tremila prenotazioni

Dal 26 giugno tolte le protezioni sulle 56 tarsie realizzate dai grandi artisti

Il pavimento del Duomo di Siena (foto Paolo Lazzeroni)

Siena, 26 giugno 2021 - Il pavimento del Duomo di Siena sabato 26 giugno è tornato ad essere visibile nel suo splendore, liberato dalle coperture. E, in un periodo in cui la ripresa deve essere sostenuta da grandi eventi, come lo è sempre la scopertura di questo inestimabile monumento, il Pavimento, attrattiva mondiale, offre il suo grande contributo al territorio con un’eccezionale doppia scopertura: appunto dal 26 giugno al 31 luglio e, nei programmi di lungo periodo, dal 18 agosto al 17 ottobre.

"La decisione del consiglio di Opera della Metropolitana – dice il rettore Guido Pratesi – è motivata dall’ impegno di sostenere la città e il nostro scenario. La scopertura del Pavimento attira grandi flussi di visitatori stimolando un importante indotto in termini di reddito e di promozione. Una decisione, in accordo con la Curia Metropolitana, per le funzioni primarie di culto della Cattedrale".

Per il Pavimento parlano i flussiche ruotano intorno a questo capolavoro. E, aspetto ancor più significativo, non sono venuti meno, anche nei momenti più difficili. Nel 2018, i visitatori al Pavimento, dati di Opera Laboratori gestore del Complesso, sono stati 610.061, cioè ben oltre undici volte gli abitanti della città; hanno raggiunto quota 672.364 nel 2019. Nel 2020, quando nel mondo il turismo è crollato vertiginosamente, in Cattedrale per ammirare il Pavimento sono entrati ben 289.224 visitatori. Un valore record in rapporto alle generali tendenze e anche a ciò che è accaduto negli altri centri d’arte. E questi ospiti, con il pagamento del biglietto per la visita, possono aver consumato nei bar e nei ristoranti, anche dormito nelle strutture del centro e del territorio, sostenuto altre spese, a tutto vantaggio del nostro scenario.

Lo sguardo adesso è proiettato al 26 giugno quando il Pavimento sarà liberato dalle coperture, nella quasi totalità, con le eccezioni dei riquadri delle Sibille Libica e Delfica, poste all’ingresso e all’uscita della Cattedrale .

Coperto per ridurre gli stress inevitabilmente provocati dai flussi che circolano in Cattedrale e ben curato: nei precedenti mesi, la chiusura ha consentito di realizzare la pulitura e la manutenzione ordinaria necessarie per assicurare lunga vita al Pavimento. Resta nei secoli il ’più bello, grande e magnifico che sia mai stato fatto’, come Giorgio Vasari definì quest’opera iniziata nel Trecento e andata avanti fino all’Ottocento, con le sue 56 tarsie realizzate a commesso marmoreo su disegni di illustri artisti: Domenico di Bartolo, Matteo di Giovanni, Domenico Beccafumi e Pinturicchio ed altri geni. Grandi capolavori il cui messaggio richiama alla Sapienza di cui oggi come nel passato il Pavimento continua a far lezione al mondo (dalle 10,30 alle 19, , domenica dalle 9.30 alle 18). (ww.operaduomo.siena.it).

Antonella Leoncini