ORLANDO PACCHIANI
Cronaca

MedioEtruria, a ottobre il parere dei tecnici. Baccelli: "Divisioni locali ora poco proficue"

Il 27 settembre l’incontro con Rfi e Italo, a metà del prossimo mese l’analisi costi-benefici su cinque opzioni considerate possibili

MedioEtruria, a ottobre il parere dei tecnici. Baccelli: "Divisioni locali ora poco proficue"
MedioEtruria, a ottobre il parere dei tecnici. Baccelli: "Divisioni locali ora poco proficue"

Entro ottobre la partita tecnica sarà conclusa, a quel punto alla politica spetterà prendere una decisione e non sarà una passeggiata. Sempre ammesso che ci siano tutte le premesse per assumerla, quella decisione. Ieri, al tavolo tecnico a Roma sull’ipotetica stazione dell’alta velocità MedioEtruria, si sono fissati scadenze e criteri che nelle prossime settimane serviranno a indirizzare la questione. Intanto l’incontro, di importanza forse decisiva, il 27 settembre con Trenitalia e Italo. "In quella sede – spiega Stefano Baccelli, assessore regionale alle Infrastrutture – ci aspettiamo che venga definito il loro interesse per la nuova stazione. L’appetibilità del mercato è un fattore determinante: non possiamo pagare per far fermare i treni".

Il secondo passaggio a ottobre, quando da parte dei tecnici di Rfi e ministero dovrà arrivare l’analisi costi-benefici. E l’operazione sarà fatta a raggio talmente ampio che le opzioni considerate non sono solo le tre fin qui più gettonate, ma addirittura cinque: le nuove strutture a Rigutino, Creti-Farneta, Montallese-Tre Berte, ma anche le cosiddette ’opzioni zero’ cioè il potenziamento delle stazioni già esistenti ad Arezzo e Chiusi. "Su ogni ipotesi – spiega Baccelli – saranno presentati pregi e limiti. A quel punto la politica avrà tutti gli strumenti per poter decidere numeri e carte alla mano".

Per completare l’operazione, ieri è stato definito anche l’elenco dei criteri in base ai quali stilare la valutazione. "È stata accolta la nostra osservazione sulla presenza dell’accessibilità multimodale via ferro", afferma Bacelli. Ricordando però che si tratta di uno dei diciannove punti del documento, tra i quali per esempio la Regione Umbria ha invece fatto inserire la "accessibilità individuale", cioè via gomma.

E in primo piano chiaramente ci sono anche le profonde divergenze tra le varie realtà. Il sindaco di Siena Nicoletta Fabio ha espresso la preferenza per Creti-Farneta, scelta apprezzata anche dal consigliere comunale Pd Luca Micheli: "Evidentemente si è passati dal timore reverenziale verso i colleghi aretini e privilegiare veramente gli interessi della nostra provincia. Questa presa di posizione, seppur tardiva, spero possa essere la spinta politica decisiva per la realizzazione di un’infrastruttura necessaria al nostro territorio per uscire dall’isolamento". Se Arezzo difende a spada tratta Rigutino, i sindaci della Valdichiana senese vorrebbero Montallese-Tre Berte, mentre a Chiusi un comitato di cittadini punta sul potenziamento della stazione già esistente.

"È un dibattito legittimo – osserva l’assessore Baccelli – ma lo ritengo poco proficuo, perché ognuno sarà interessato ad avere la stazione più vicino possibile. Al tempo stesso come Regione Toscana, ma lo farà anche l’Umbria, garantiremo l’ascolto dei territori al momento in cui avremo in mano tutti gli elementi e si andrà a definire la scelta".

In realtà alcune polemiche si sono già levate quando il presidente Eugenio Giani, in visita dalle parti di Arezzo, ha espresso la propria preferenza per Rigutino, salvo poi rilanciare la necessità di arrivare a una posizione condivisa.

Campanili a parte, qualsiasi decisione dovrà essere supportata dai numeri, bacino di utenza in primis: si ipotizza possa essere superiore al milione, ma tirando dentro necessariamente tutti e cioè l’Umbria intera, le province di Siena, Arezzo spingendosi fino ad almeno una parte di Grosseto. E poi si attende come riferimento chiave quello dei gestori del servizio. Poi, dopo l’ultimo passaggio tecnico a ottobre, il braccio di ferro diventerà tutto politico. E a quel punto insieme ai governatori tornerà in scena anche il ministro Salvini.