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Lirica, talento e passione. La voce di Elisabetta Ricci per il Cherubino di Mozart

A metà luglio la laurea magistrale in canto al conservatorio Rinaldo Franci "Questo ruolo per lo spettacolo che si terrà al teatro Olimpico di Vicenza".

Ha 21 anni Elisabetta Ricci, cantante lirica nata e cresciuta ad Arezzo. Contiene a stento l’emozione nel raccontare del ruolo di Cherubino ottenuto dopo una dura selezione nell’opera "le nozze di Figaro". A metà luglio, la laurea magistrale in canto lirico al Rinaldo Franci.

Le va di raccontare la sua storia con la musica?

"La mia passione per la musica è nata con me. Grazie a mia madre, cantante anche lei e direttrice del coro di Arezzo, ho iniziato a cantare da piccolissima, avevo due anni. A 12 anni ho iniziato a studiare canto e poco dopo ho deciso di iscrivermi al conservatorio dove ho iniziato il mio percorso con il maestro Polverelli. Ironia della sorte: è lo stesso maestro che ha avuto anche mamma!".

Ha da poco vinto la selezione per il ruolo di Cherubino nell’opera "le nozze di Figaro", sotto la regia di Matteo Anselmi.

"Sì, ho ottenuto il ruolo per lo spettacolo che si terrà al teatro olimpico di Vicenza, il 13 e il 14 settembre. Eravamo circa 200 partecipanti e ho avuto l’onore di cantare di fronte ad una giuria molto prestigiosa. Lo scorso 23 giugno ho saputo di essere stata scelta ed è stato emozionante".

Com’è la giornata tipica di una cantante lirica?

"Piena di studio. Studio canto, ma anche pianoforte e solfeggio. Poi è importante avere uno stile di vita sano e rimanere attivi".

Ha qualche difficoltà nel mantenere questo stile di vita?

"Cerco di vivere la mia vita da ventunenne, ma non è sempre facile. Soprattutto prima delle esibizioni devo sacrificare uscite e divertimenti. Però sono contenta!".

I suoi coetanei come vedono la tua passione per la lirica?

"Il mondo della lirica non è ben compreso dai giovani, io ho la fortuna di avere amicizie che mi hanno sempre supportata e sopportata. Non posso però dire che la mia passione sia compresa al 100%".

Cosa pensa servirebbe per alimentare questa comprensione?

"L’arte del canto dovrebbe essere più diffusa. Sarebbe utile portare i bambini a teatro per avvicinarli alle opere".

Oltre al canto, fa anche altre attività?

"Ho molte passioni. Una delle attività che ho più a cuore è il coro di mani bianche dove lavoro da circa 4 anni. Tentiamo di unire il canto alla spiegazione della lingua dei segni".

Che consiglio darebbe a chi inizia adesso?

"Non mollare. Se si ha un sogno, è bene perseguirlo".

Progetti per il futuro?

"Adesso mi concentro sulla laurea e dopo studierò per il ruolo di Cherubino".

Grazia Sanfilippo