REDAZIONE SIENA

L’intelligenza artificiale disegna fumetti con Marotta e D’Isa

A Siena, Daniele Marotta e Francesco D’Isa presentano opere grafiche realizzate con l'intelligenza artificiale, suscitando dibattiti nel mondo del fumetto.

L’intelligenza artificiale disegna fumetti con Marotta e D’Isa

Alla Libreria Rebecca di via Pantaneto si sono incontrati Daniele Marotta, presidente della Scuola di fumetto e scrittura di Siena, e Francesco D’Isa (foto), scrittore e sperimentatore culturale, che sono gli autori di due opere grafiche in cui a disegnare è stata l’intelligenza artificiale. L’opera di Marotta è ‘L’Ombra’, tratta da un racconto di Hans Christian Andersen, ed è una graphic novel classica, se non fosse che l’autore dei disegni è, appunto, un software. Uno di quei programmi di IA in cui l’autore inserisce un testo e il programma lo trasforma in un’immagine. Simile l’opera di D’Isa, che si intitola ‘Sunyata’, ed è più difficile da incasellare in uno spazio tra romanzo illustrato e fumetto. Sono di fatto le prime opere a essere realizzate affidando la parte grafica a un’intelligenza artificiale generativa, e questo ha agitato non poco il mondo del fumetto, producendo una discussione che si è polarizzata tra i soliti schieramenti di apocalittici e integrati. Posizioni che tendono a schiacciare riflessioni più articolate, che i due autori hanno cercato di recuperare alla Rebecca.

"Questo libro è nato da uno strano incrocio – ha raccontato D’Isa – perché stavo giocando con Midjourney e ho iniziato a produrre immagini in modo caotico, su cui poi ho inserito dei testi, come se mi trovassi in un sogno lucido, in cui sogni sapendo di sognare. Questo è ’Sunyata’. Per quanto riguarda le critiche, in una certa misura me le aspettavo. Ma è stato importante rompere un tabù e aprire una fase di sperimentazione". "Si crea sempre un gap – ha spiegato Marotta – tra quello che chiedi e quello che l’IA ti restituisce. È come il genio della lampada di certe storie, che non fa mai esattamente quello che gli chiedi. Quindi diventa interessante, perché inserisce un elemento dualistico nella lavorazione".

R.B.