Storia di non moltissimo tempo fa e storia di un cavallo di piazza. Ecco la mezzosangue baio Libia, protagonista di una sola carriera. Certamente avesse vinto il Palio avrebbe spinto la Contrada, in questo caso l’Istrice, ad una festa imperniata sui fasti italiani degli anni trenta del novecento. Di proprietà di Giancarlo Avetti, nata nel 1980, viene scartata a luglio del 1987 per veto veterinario. Ad agosto è invece in piazza e prescelta dai Capitani. Prende dunque la strada di Camollia e capitan Mario Bellini, che resterà in carica fino al 1992, cerca di colmare il divario con cavalli come Figaro, Galleggiante e Benito portando ad indossare i quattro colori ad Aceto, ancora nell’ottica Oca. Il posto alla mossa è il secondo: l’avversaria in piazza non c’è e l’Istrice può solo pensare a fare meglio possibile. Quando ci si decide a partire, tutti tranne il Drago con Martino, lo scatto della Pantera con Benito e Cianchino è perentorio, prendendo subito la testa della corsa e restandoci per tre giri. Dietro c’è anche l’Istrice con Libia, che arriva a girare secondo al primo San Martino, ma l’ingresso è largo e viene superato senza più recuperare. Si può dire che Aceto abbia ottenuto il massimo possibile, arrivando in quarta posizione allo scoppio del mortaretto.
Massimo Biliorsi