
Lega Proteste e dimissioni a Siena: "Aprire subito il congresso provinciale"
Non si sono esauriti i mal di pancia all’interno delle sezioni senesi della Lega. Dopo le dimissioni di Paolo Salvini dalla carica di commissario provinciale nel luglio scorso e la nomina in sua sostituzione come referente provinciale dell’assessore alla sicurezza di Grosseto, Riccardo Megale, il partito senese ha chiesto a gran voce la convocazione del congresso, che manca a Siena dall’autunno 2015, richiesta non concessa dal commissario regionale Luca Baroncini. La strada perseguita dalla segreteria regionale del partito, quella della nomina, ha scatenato numerose polemiche tra i militanti senesi, non concordi con la strategia di un movimento guidato dall’alto. Una contrarietà ribadita anche ieri nell’incontro in Piazza del Mercato, che ha visto protagonisti tre segretari di sezione: Lorenzo Vestri (Lega Alta Valdichiana senese), Andrea Pinzuti (Amiata e Val d’Orcia) e Cristian Bernini (Crete Senesi), accompagnati dallo stesso Paolo Salvini. "Ho presentato le mie dimissioni – ha annunciato Vestri –, a pochi mesi dalla nomina del nuovo commissario. Il gruppo militante della provincia di Siena ha più volte richiesto la convocazione del congresso per eleggere un segretario, senza nulla togliere a Megale, ma abbiamo capito che, a chi spetta, manca la volontà di accordarlo". "È diventato complicato fare attività politica nei singoli territori – ha sottolineato Pinzuti –. Non vediamo l’appoggio che dovremmo avere da parte di chi sta sopra di noi. C’è assoluta mancanza di collegamento tra livelli e le problematiche del territorio così non arrivano mai alla collettività".
E per quanto riguarda Andrea Corsi, ex vicesindaco in quota Lega, dopo l’uscita da Palazzo, Pinzuti precisa: "Il suo operato non è al centro della nostra dimostrazione. È una persona competente e ognuno qui è libero di muoversi come vuole".
Andrea Talanti