Lavoro e mafie. Riflessione a Suvignano

Domani a Suvignano, Tenuta confiscata alla criminalità organizzata, si terrà una giornata di riflessione sulla gestione dei beni confiscati, la legalità del lavoro agricolo e il ricordo delle vittime di tutte le mafie. Autorità istituzionali e ecclesiastiche parteciperanno a tavola rotonda e celebrazione religiosa.

La gestione dei beni confiscati, la legalità del lavoro in agricoltura, la memoria delle vittime di tutte le mafie saranno al centro di ’Suvignano tra lavoro e preghiera’, giornata di riflessione e ricordo in programma domani nella Tenuta requisita alla criminalità organizzata e affidata a Ente terre regionali toscane. Presso la Tenuta, il bene confiscato più importante in Toscana e tra i più estesi in Italia, giungeranno rappresentanti delle istituzioni nazionali, vertici regionali e autorità ecclesiastiche. La giornata si aprirà alle 10.30 con la tavola rotonda dal titolo ìLa destinazione delle aziende agricole confiscate e la legalità del lavoro in agricoltura’. Vi prenderanno parte la presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere, il sottosegretario di Stato al ministero dell’Interno, il presidente della Regione, il cardinale e arcivescovo di Siena Augusto Paolo Lojudice, la vicepresidente della Regione e assessora all’agricoltura, l’assessore regionale alla legalità. Interverranno anche il direttore di Ente terre regionali toscane, assieme al direttore dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. L’evento si concluderà con la celebrazione (dalle 12,15) della messa presieduta dal cardinale Lojoudice in ricordo delle vittime di tutte le Mafie.