Lavoratori di Paycare di nuovo sul piede di guerra: è stato infatti proclamato lo stato di agitazione per il fatto che i 46 dipendenti del sito di Monteriggioni si trovano ancora in regime di solidarietà. La commessa arrivata dalla Regione Lombardia dovrebbe occupare i lavoratori per almeno un anno, ma l’azienda non intendere ritirare gli ammortizzatori sociali.
Preoccupazione per il futuro è stata espressa dal segretario della Fim Cisl Giuseppe Cesarano, che ha quindi indetto lo stato di agitazione con un ’pacchetto’ di 80 ore di sciopero. Previsto anche un sit-in. In altre parole, alla luce della recente commessa, il lavoro nel perimetro di Monteriggioni è garantito
fino a febbraio 2025. Di qui la richiesta all’azienda di ritirare la solidarietà, ma la risposta è stata negativa a causa degli scarsi volumi attuali. Cesarano ha quindi comunicato a Pay Care 80 ore di sciopero e un’assemblea con i lavoratori nella giornata di lunedì, quando inizierà dunque ufficialmente lo stato di agitazione con una serie di iniziative.
A breve è previsto anche un incontro tra i lavoratori, l’amministrazione comunale e i vertici aziendali. Palazzo pubblico avrebbe già provveduto a contattare l’azienda in questo senso.