PAOLA TOMASSONI
Cronaca

L’addio al professor Mondillo: "Empatia, dedizione e competenza"

Ieri il funerale dell’ex direttore della Cardiologia universitaria e della Scuola di specializzazione. Il ricordo dell’associazione Cardiotrapiantati: "Dal 2007 a supporto anche dell’attività di trapianto".

Ieri l’ultimo saluto nella chiesa di San Miniato al. professor Mondillo, che ha avuto numerosi incarichi di insegnamento. nel corso. in Medicina e Chirurgia

Ieri l’ultimo saluto nella chiesa di San Miniato al. professor Mondillo, che ha avuto numerosi incarichi di insegnamento. nel corso. in Medicina e Chirurgia

Ieri nella chiesa di San Miniato l’ultimo saluto al professor Sergio Mondillo, ex direttore della scuola di specializzazione in Cardiologia dell’Università e responsabile della Uoc Cardiologia Universitaria alle Scotte; un professionista amato dalla comunità studentesca e profondamente stimato dai colleghi. Dopo Università e AouSenese, è l’Associazione Cardiotrapiantati Italiani, sezione di Siena ’Roberto Frati’, ad esprimere profondo cordoglio per la scomparsa della "figura di riferimento anche per i cardiotrapiantati italiani".

Direttore della scuola di specializzazione in Cardiologia, il professore è stato, per molti anni, anche un punto di riferimento per i soci ACTI. Dal 2007 Mondillo ha iniziato a supportare l’attività di trapianto cardiaco, seguendo costantemente i pazienti cardiotrapiantati e quelli in valutazione per trattamento di scompenso cardiaco avanzato, mettendo a disposizione la conoscenza e l’esperienza della sua equipe. In particolare, ha sostenuto e incentivato l’attività di impianto di sistemi di assistenza ventricolare sinistra, una tecnica innovativa che è stata oggetto di numerose pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali. "Il professor Mondillo era un professionista lungimirante – ricorda Riccardo Malquori, presidente ACTI sezione di Siena –, aveva compreso che il trapianto di cuore, a Siena, poteva proseguire con successo solamente grazie a un solido supporto scientifico e a un impegno costante: questo è il messaggio che è riuscito a trasmettere ai suoi allievi che, anche adesso, continuano ad aiutare la nostra associazione".

"Ha sempre sostenuto le nostre iniziative e partecipato agli eventi – sottolinea la dottoressa Sonia Bernazzali, dirigente medico della Cardiochirurgia dell’AouS – . Inoltre, si è occupato personalmente di pazienti gravemente cardiopatici che non potevano accedere a trapianto. Ha contribuito anche al progetto Siena Città Cardioprotetta, iniziativa ACTI nata nel 2015 per ampliare la rete di defibrillatori nel territorio comunale. La sua scomparsa lascia un grande vuoto, anche perché, pur essendo già andato in pensione, per i suoi allievi, il professor Matteo Cameli, la professoressa Marta Focardi, la dottoressa Elena Giacomin e il professor Flavio D’Ascenzi, rappresentava sempre un importante punto di riferimento. La nostra associazione si unisce al dolore di pazienti e colleghi che ne hanno apprezzato empatia, dedizione e competenza".

p.t.