La svolta del riciclo alle Cortine. Un impianto da 40 milioni di euro

Il biodigestore anaerobico consentirà di produrre biometano e compost dalla frazione organica. E il trattamento dei rifiuti indifferenziati da avviare al riciclo farà ridurre i conferimenti in discarica.

La svolta del riciclo alle Cortine. Un impianto da 40 milioni di euro

La svolta del riciclo alle Cortine. Un impianto da 40 milioni di euro

Nuova vita del rifiuto e nuovo approccio allo smaltimento grazie alla svolta delle Cortine: l’impianto di riciclo di Sienambiente, in ristrutturazione, va verso l’economia circolare e contemporaneamente ridurrà i conferimenti in discarica.

Un progetto innovativo e coerente con gli obiettivi dell’Unione europea nell’economia circolare: con un investimento di oltre 40 milioni l’intervento è finalizzato a ottenere benefici ambientali e produttivi in termini di recupero di materia e energia; e grazie alle tecnologie saranno incrementate la quantità e qualità dei materiali avviati a riciclo.

Secondo il cronoprogramma, a dicembre ci sarà l’avvio del biodigestore che permetterà di produrre biometano da fonti rinnovabili. La ristrutturazione in corso, prevista nel Piano industriale di Sienambiente, prevede la realizzazione di una nuova sezione di digestione anaerobica dei rifiuti organici provenienti da raccolta differenziata, utilizzati per la produzione di compost e di biometano da immettere in rete. In questa nuova sezione, il processo produttivo sviluppato in ambiente completamente chiuso, consentirà, oltre al recupero di biometano e CO2, di migliorare l’efficacia del controllo del processo e delle sue emissioni climalteranti e odorigene. La nuova linea permetterà anche di ’catturare’ la CO2, utilizzata poi per usi industriali e nella filiera alimentare.

Gli interventi sono stati progettati, attraverso l’introduzione di tecniche di lavorazione avanzate e moderni macchinari, per migliorare il trattamento della raccolta differenziata multimateriale, potenziando la quantità e la qualità dei materiali recuperati per essere riciclati. Infine, il trattamento dei rifiuti indifferenziati rappresenta la parte più innovativa e unica del progetto: anche questo flusso di rifiuti verrà gestito come miniera di risorse per estrarre plastica, vetro e metalli portando la percentuale di riciclo dell’indifferenziato dal 3% degli attuali impianti al 20%.

E di pari passo con l’incremento del materiale riciclato, diminuirà il conferimento in discarica, dal 25% attuale a meno del 10% aumentando anche le possibilità di recupero energetico da effettuare, in una visione integrata di gestione dei rifiuti, nel termovalorizzatore di Foci.

In questo impianto, verranno trattate fino a 31mila tonnellate l’anno di rifiuti biodegradabili, la cosiddetta forsu (frazione organica del rifiuto solido urbano), provenienti dalla raccolta differenziata della provincia di Siena. Dopo la prima fase di pretrattamento, volta a rimuovere le frazioni estranee eventualmente presenti, il materiale viene introdotto nel biodigestore con un sistema di pompe a pistone e tubazioni che comporta diversi vantaggi. Questo digestore anaerobico è di tipo ’semi dry plug flow’, ovvero non utilizza acqua per la preparazione dei substrati da avviare a digestione, migliorando in modo significativo l’efficienza industriale del processo e ottimizzando ulteriormente il recupero della frazione organica, oltre a limitare l’utilizzo della risorsa idrica. La nuova sezione di digestione anaerobica consentirà di produrre biogas da cui si otterranno 2,5 milioni di Nm3 l’anno di biometano, pari al fabbisogno annuo di 1.800 famiglie, che sarà immesso direttamente in rete. Ciò renderà l’intero processo di trattamento più virtuoso, evitando l’immissione in atmosfera di circa 15mila tonnellate di CO2eq all’anno.

Il digestato in uscita dal processo anaerobico completerà la sua stabilizzazione con sistema aerobico (in presenza di aria) per la completa trasformazione in compost mediante processi biologici naturali e spontanei. Il prodotto ottenuto potrà essere utilizzato nelle attività agronomiche, anche biologiche.