
di Orlando Pacchiani
Tra le prime a congratularsi pubblicamente con lei, via social, è stata Donatella Cinelli Colombini. Del resto le donne sono da tempo protagoniste nel mondo del vino e quindi, più in generale, in quello dell’agricoltura, settore forte e identitario della nostra provincia. Emilia Nardi, titolare della storica tenuti di Casal del Bosco, è stata eletta presidente dell’Unione provinciale agricoltori dal consiglio direttivo che riunisce 26 importanti aziende del territorio. Ad affiancarla nella giunta esecutiva i vice presidenti Fabrizio Bindocci e Simone Signorini e i membri Daniela Zingarelli, Sandro Fiorenza, Luigi Fanciulli del Casino.
"Sono molto contenta e affronto questo impegno con grande responsabilità e stimolo di fare bene – afferma la neo presidente –, conosco bene la realtà vitivinicola ma sto inquadrando rapidamente tutta la situazione del comparto, a partire dalle difficoltà del settore cerealicolo. Cercherò in ogni caso di mettere la mia esperienza a servizio dei 1100 soci di Confagricoltura". Dalla sua, oltre alcune esperienze nelle associazioni consortili e imprenditoriali, l’esperienza nell’azienda acquistata dal padre Silvio negli anni ’50: il prossimo anno ricorre il settantesimo dalla prima vendemmia, per un’aziende diventata in breve uno degli avamposti del Brunello.
Ora lei, ultima di otto figli, si pone alla testa di un’associazione che rappresenta importanti aziende. "Vengo da una famiglia numerosa – dice – e so bene cosa significa fare squadra. Dovremo affrontare tante questioni aperte, conto molto nell’apporto di un consiglio vivace e stimolante". Tra i grandi temi, quello dell’approvvigionamento idrico. "È un tema già all’ordine del giorno del nostro mondo – afferma Nardi – perché quando arriva tanta acqua tutta insieme finiamo per perdere una risorsa importante. E invece questo, insieme a una maggiore cura di fiumi e torrenti, è un argomento a cui dedicare la massima attenzione".
Che stagione sarà, dopo la primavera esageratamente piovosa e ora l’annuncio del grande caldo? "Di sicuro un’annata complessa – afferma la neo presidente dell’Unione agricoltori – perché tanta umidità combinata con le alte temperature può creare problemi seri, anche per la raccolta dei cereali laddove non è stata fatta". Dal prossimo consiglio si inizierà a entrare nel vivo dei problemi e della realtà del settore, a partire da un’approfondita disamina dei dati dell’agricoltura senese.