
C’è anche la senese Giulia Elena Mandoli tra i quattro giovani laureati in medicina specialisti in cardiologia i premi di studio intitolati a "Vera Srebot", grazie al contributo della Fondazione "Vera nel cuore onlus", della Fondazione Monasterio e di Edda Bresciani, l’egittologa recentemente scomparsa che aveva sposato la causa.
Il premio "Vera Srebot", giunto alla quarta edizione, è patrocinato dall’Asl Toscana Nord Ovest e dall’Ordine dei Medici di Pisa e la cerimonia di premiazione si è svolta nell’auditorium del Cnr: i vincitori sono Aldo Stefano Porcari (Università di Trieste), Giulia Elena Mandoli (Università di Siena), Fabiana De Martino (Fondazione Monzino, Milano), Nicola Riccardo Pugliese (Università di Pisa) che hanno autonomamente elaborato un progetto di ricerca sperimentale o clinica. Fin dalla sua prima edizione il premio "Vera Srebot", intitolato alla memoria della giovane cardiologa scomparsa nel 2014, è dedicato ai giovani medici interessati a un progetto di ricerca in ambito sperimentale o clinico nel settore della cardiologia.
La commissione di selezione era composta da Michele Emdin, Claudio Passino, entrambi responsabili clinici e scientifici della Fondazione Monasterio e professori della Scuola Superiore Sant’Anna, Rita Mariotti, Piergiuseppe Agostoni, Gianfranco Sinagra, Matteo Cameli, professori di cardiologia delle Università di Pisa, Milano, Trieste e Siena, Massimo Srebot, medico e padre di Vera, e ha scelto persone come Vera, ovvero che lei stessa avrebbe potuto scegliere per amici o compagni di lavoro.