La sanità che cambia. Dallo sportello remoto al dossier online. Tutti i servizi sulla rete

Con Asl il viaggio nel web e nelle App che riducono le distanze e le attese. Il direttore Militello: "Ecco tutto quello che un cittadino può fare".

La sanità che cambia. Dallo sportello remoto al dossier online. Tutti i servizi sulla rete

Totem per fare le prenotazioni

E’ stata la pandemia a indicare la strada, quella della digitalizzazione dei servizi: si parla di uso della rete web e delle tecnologie per trasmettere dati, mettere in comunicazione, tagliare i tempi e accorciare le distanze. E anche la sanità ha imparato, fatta eccezione per la clinica e la cura fisica del paziente, a muoversi in rete, almeno per tutto quanto attiene alla gestione amministrativa e burocratica che sta dietro alla salute. Una sanità semplice, sicura e veloce, che facilita la vita del cittadino attraverso sistemi informatizzati e servizi online.

"Il 40% degli accessi agli sportelli Cup nell’area senese è per stampare un referto e il 38% delle chiamate al call center è per prenotare un appuntamento – rivela Alessandro Militello, direttore Unità gestione sistemi di prenotazione, pagamento e servizi digitali al cittadino dell’Asl Toscana Sud Est –. La strada da percorrere è sempre più quella dell’approccio tecnologico e multicanale alla fruizione dei servizi, anche sanitari. Tutto quello che si può fare ad uno sportello fisico, in presenza, è possibile anche online, stando a casa davanti ad un pc o uno smartphone, grazie ai diversi servizi digitali attivati da questa Asl, che utilizzano il web o App(licazioni).

Nella Toscana Sud l’Azienda sanitaria ha dunque attivato servizi digitali che consentono, fra l’altro, di prenotare e disdire un prelievo, una visita specialistica o un esame diagnostico, scegliere e cambiare medico di famiglia, ricevere e stampare un referto, attivare e aggiornare il libretto della gravidanza. Il cuore di tutti questi percorsi è il fascicolo sanitario (https://fascicolosanitario.regione.toscana.it/), cui può accedere il paziente ma anche il medico di famiglia, dove è possibile trovare tutti gli esami, i referti, i vaccini, le impegnative e prossimamente anche gli accessi a un pronto soccorso e il referto di una visita specialistica fatta. Tutto questo è accessibile anche con App Toscana Salute, grazie alla quale è possibile anche prenotare esami diagnostici e visite specialistiche e di controllo (prenota.sanita.toscana.it). Poi c’è la piattaforma Zerocode (zerocode.sanita.toscana.it), portale che consente di prenotare un appuntamento per un prelievo scegliendo in autonomia il luogo, il giorno e l’ora.

E ancora ci sono i servizi referto@mail, per invio dei referti di laboratorio e radiologia via email (unico in Toscana); la possibilità di televisita (https://televisita.sanita.toscana.it/); e l’attivazione del servizio di trasporto Sociale, per persone in condizioni di fragilità socio economica (https://trasportosociale.ssr.toscana.it/); infine ci sono le App del ‘borsellino celiaci’, e ‘happymamma’ per il percorso nascita digitalizzato.

"In partenza è il dossier sanitario – annuncia il direttore Militello -, una sorta di cartella clinica, che conterrà tutto ciò che viene fatto sul paziente in una struttura Asl (presidio, distretto, ospedale, casa della comunità), dall’esame di laboratorio all’intervento e anche l’accesso al pronto soccorso. Questo consentirà anche di evitare la duplicazione degli esami".

Poi ci sono i totem, una sessantina in tutta l’area vasta, un terzo nella provincia di Siena: sono punti di accesso tecnologici, collegati alla rete, attraverso i quali è possibile fruire dei servizi accessibili anche con l’App Toscana Salute, e anche stampare o scaricare documenti, come referti, ricevute dei pagamenti fatti e in futuro anche scaricare su chiavetta le immagini radiodiagnostiche".

Certo rimarranno gli altri canali: sportelli fisici dei distretti (circa 200 nell’area vasta); poi le farmacie (260) presso le quali prenotare e disdire e da metà novembre anche scegliere il medico e più avanti stampare referti.

"Il tutto per abbattere le code agli sporteli e tagliare le attese al telefono – ancora il direttore Militello –. A Radicondoli stiamo sperimentando, a beneficio di chi non usa un computer a casa, lo sportello remoto, un sistema in videoconferenza nel distretto per collegarsi con l’operatore del call center. Uno sportello con uso oggi sanitario ma che domani potrebbe essere esteso ad altri servizi".

Paola Tomassoni