REDAZIONE SIENA

La rabbia del sindacato: "Il Paese ora reagisca"

Il segretario della Cgil di Siena denuncia la tragedia di Firenze come parte di una crisi strutturale nel mondo del lavoro italiano. I sindacati chiedono azioni concrete per porre fine alla precarietà e alla mancanza di sicurezza sul lavoro.

La rabbia del sindacato: "Il Paese ora reagisca"

"Non è un caso isolato, ma un rito macabro che si ripete tutti i giorni". Fabio Seggiani, segretario della Cgil di Siena, non accetta che la terribile tragedia di Firenze venga considerata una fatale eccezione. "Una tragedia enorme – afferma Seggiani – che colpisce tutto il mondo del lavoro, un’ulteriore prova di quanto questo Paese non stia reagendo alla mattanza che va avanti da anni con tre morti al giorno". Il mondo del lavoro si prepara allo sciopero: "Bisogna assolutamente dire basta – prosegue Seggiani –. Lo abbiamo fatto venerdì con due ore di sciopero immediato come Cgil e Uil, lo faremo mercoledì con lo sciopero generale, molte realtà si sono fermate spontaneamente".

I sindacati chiedono risposte concrete: "Serve una reazione incisiva, questo è un cancro del nostro Paese che dobbiamo eliminare. Quando con leggerezza e approssimazione il ministro Salvini ha rimesso le mani sul codice degli appalti, gli abbiamo detto che sburocratizzare non vuol dire deregolamentare. E reintrodurre i subappalti a caduta produce quando successo a Firenze". Il mondo del lavoro non ha gli anticorpi per evitare il ripetersi di queste tragedie: "È un sistema di compressione di salari e diritti, anche quelli alla salute e sicurezza. Il precariato spinge i lavoratori ad accettare anche situazioni di più alto rischio e l’anello più debole sono i migranti. Considerare la sicurezza come un costo è uno degli errori più pericolosi che fanno gli imprenditori in Italia".

E.R.