
La primavera del Monte dei Paschi Premio ai dipendenti di 500 euro
di Pino Di Blasio
Un accordo storico, un’altra prova che al Monte dei Paschi è iniziata una nuova stagione, dopo un inverno durato più di dieci anni. La primavera della banca più antica del mondo ieri ha fatto spuntare un nuovo germoglio: l’intesa siglata dal management di Rocca Salimbeni con le organizzazioni sindacali per un premio aziendale di 500 euro ai dipendenti di banca Mps. Nelle buste paga dei montepaschini, un tempo tra le più ricche di benefit del sistema creditizio, da dieci anni mancava la voce ’premi e incentivi’. Ora, grazie anche a un bilancio semestrale molto superiore alle attese, a un utile netto del periodo di 619 milioni di euro, il Monte dei Paschi ricomincia a premiare i dipendenti non solo a parole ma anche con soldi in più.
E’ stata la Fabi, il sindacato che conta più iscritti tra i dipendenti delle banche, a rivelare l’accordo siglato ieri sera. Del resto, le premesse erano state poste proprio al congresso di metà giugno all’Ergife, con l’ad Luigi Lovaglio intervistato da tre giornalisti (compreso chi scrive) e incalzato dal segretario generale Lando Maria Sileoni e da Franco Casini, coordinatore Fabi in Mps. "Le colleghe e i colleghi di Monte Paschi - ha commentato Franco Casini - hanno fatto sacrifici, avevano diritto di tornare alla normalità ed essere premiati. Così è stato: con gli accordi firmati tornano i premi, riparte la crescita professionale, riavviamo tutta la contrattazione integrativa, comprese alcune condizioni ai dipendenti. E’ un fatto storico e lo è ancora di più se si pensa che a settembre avvieremo il negoziato con la banca per definire nuove assunzioni finalizzate a un importante ricambio generazionale, così come previsto dall’accordo sulle uscite volontarie dello scorso anno. Siamo a un punto di svolta: se il passato più cupo è ormai alle spalle, è necessario concentrarsi sul futuro e pianificare. Serve quella lungimiranza che il sindacato, spesso lasciato solo, ha dimostrato di avere sempre nel risolvere i problemi più grandi. E’ indispensabile un alto senso di responsabilità da parte di tutti: azionista, consiglio d’amministrazione e amministratore delegato". Il riferimento all’azionista è ovviamente rivolto al Governo e, segnatamente, al Tesoro che ha il 64% del capitale della banca. Ed è un altro segnale per il futuro.
Il premio aziendale di 500 euro ai dipendenti potrà essere erogato sia in contanti che come welfare aziendale. Ed è legato in particolare all’accordo firmato lo scorso anno sulle 4.125 uscite incentivate il 1° dicembre. Una delle chiavi di volta dei bilanci rosei del Monte dei Paschi, capace di sbandierare un rapporto costiricavi sceso al 49%, tra i più bassi del sistema. Per questo la Fabi mette l’accento sulla riapertura del confronto sulle promozioni e le assunzioni previste. "Dopo il maxi esodo molti lavoratori hanno sopperito alla carenza di organico ricoprendo mansioni diverse rispetto al proprio ruolo senza alcun riconoscimento. Con l’accordo - scrive la Fabi - i sindacati hanno ottenuto, in linea con le previsioni della contrattazione di secondo livello, il riconoscimento dei percorsi professionali con l’obiettivo di assicurare la migliore copertura dei ruoli. Inoltre, dal 2024 riprende l’adeguamento delle progressioni professionali, secondo quanto previsto dalla contrattazione aziendale. Infine, c’è l’impegno ad affrontare il tema delle assunzioni, già dai primi giorni di settembre, con l’obiettivo di intervenire in tempi brevi a una prima copertura delle necessità di organico di diversi territori".
Anche la Borsa ha voluto premiare la nuova primavera del Monte dei Paschi. Ieri il titolo ha chiuso con un rialzo del 9,4% a 2,77 euro. Ma il rialzo è più legato all’effetto scia dei conti del semestre e alle previsioni dell’ad Luigi Lovaglio con gli analisti di venerdì scorso, piuttosto che all’accordo sul premio aziendale, che è stato rivelato a Borsa chiusa.