POGGIBONSI
Giornata mondiale del cuore e Open Week dedicato alle malattie cardiovascolari: l’ospedale di Campostaggia è una fra le oltre 150 strutture sanitarie del network Bollino Rosa che hanno aderito all’iniziativa e che nell’occasione offriranno visite specialistiche ed esami diagnostici, eventi e colloqui, info point e distribuzione di materiale informativo nelle aree specialistiche di cardiochirurgia, cardiologia e chirurgia vascolare. Il 30 settembre, come spiega la Asl Toscana Sudest, le pazienti diabetiche potranno effettuare gratuitamente all’ospedale valdelsano un elettrocardiogramma e una visita cardiologica. E’ già possibile prenotare, fino a esaurimento posti, chiamando il numero 0577 994902 dalle ore 11 alle 13. Come avviene per il quarto anno consecutivo, Fondazione Onda ETS promuove l’informazione, la prevenzione e la diagnosi precoce di queste malattie, con un particolare focus su aneurisma aortico addominale, infarto cardiaco, patologie valvolari, carotidee e venose. "Come ogni anno, l’unità operativa Cardiologia del presidio ospedaliero Alta Val d’Elsa aderisce con grande piacere a questa importante iniziativa", afferma il direttore di Cardiologia di Campostaggia Antonio D’Arpino. "Incontri con i quali vogliamo sempre più sensibilizzare la popolazione sull’importanza di mantenere un corretto stile di vita e incoraggiare una costante relazione con il proprio medico curante e con lo specialista cardiologo". Secondo i dati diffusi, le malattie cardiovascolari rappresentano la principale causa di morte nel nostro Paese, essendo responsabili del 35,8 per cento di tutti i decessi: 38,8 per cento nelle donne e 32,5 per cento negli uomini; si presentano nelle donne con un ritardo di almeno dieci anni rispetto agli uomini, poiché le donne fino alla menopausa sono protette dallo "scudo" ormonale degli estrogeni. In seguito, vengono colpite addirittura più degli uomini da eventi cardiovascolari, spesso tra l’altro più gravi, anche se si manifestano con un quadro clinico meno evidente. Per entrambi i sessi resta cruciale il ruolo della prevenzione primaria, legata agli stili di vita, e della diagnosi precoce, in particolare in coloro che presentano fattori di rischio cadiovascolare: familiarità, età avanzata, fumo, ipertensione arteriosa, ipercolesterolemia, diabete, sedentarietà, sovrappeso, obesità, stress.