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La fagiola di Venanzio, eccellenza dietro l’angolo Un legume nato e cresciuto nel nostro territorio

Prende il nome dal più vecchio agricoltore che l’ha coltivata. Si tramanda da generazioni

Parlando di prodotti tipici di Murlo, ci viene in mente la Fagiola di Venanzio, che prende il nome dal più vecchio agricoltore che l’ha coltivata. Questo legume è stato tramandato da quattro generazioni nell’orto della famiglia Burresi, di cui ora è proprietaria la signora Alma, bis-nipote di Venanzio, che, per non perdere questa tradizione, ha donato dei semi ad alcuni agricoltori custodi. La Fagiola è simile al cannellino ma dalla forma più schiacciata ed ellittica, il suo seme è piccolo con la buccia sottile e cresce anche con poca acqua: questa caratteristica permette la sua coltivazione in ambienti estremi, infatti è sufficiente una pioggia abbondante durante la fioritura per arrivare a maturazione. Da quasi 150 anni la famiglia Burresi utilizza per la semina i fagioli della raccolta precedente. Questa selezione artificiale ha permesso lo sviluppo di una pianta adatta a quel tipo di terreno. La Fagiola di Venanzio viene usata nei piatti della tradizione murlese e toscana, come la ribollita, ed è stata riscoperta dall’Associazione culturale di Murlo; ha ottenuto una certificazione scientifica come varietà con caratteristiche particolari. Un proverbio che ci ha molto colpito è “"si semina il 10 di aprile perché è il giorno del 100, si pianta un fagiolo e se ne raccoglie 100".