PINO DI BLASIO
Cronaca

La cultura al professoreRicci in pole per la giunta Il nome del sindaco Fabio per allargare il campo

Domani potrebbe essere il giorno della designazione degli assessori. I nove candidati, la presidenza del consiglio tra Ciacci e Pacciani.

La cultura al professoreRicci in pole per la giunta Il nome del sindaco Fabio per allargare il campo

di Pino Di Blasio

L’asso nella manica del sindaco Nicoletta Fabio, l’assessore tecnico che avrà le deleghe alla cultura e al turismo accorpate, dovrebbe essere il professor Francesco Ricci, docente di Italiano e Latino al Liceo Classico Piccolomini, scrittore e autore di libri e saggi con una particolare predilezione per Pier Paolo Pasolini e dintorni. 58 anni da compiere, sposato con tre figli, Francesco Ricci è professore del Liceone dal 1999, recententemente è stato nominato direttore della collana editoriale Scritti e Resoconti di Primamedia Editore. Chi lo conosce, come Raffaele Ascheri, presidente della Biblioteca degli Intronati, lo descrive come una persona di grande cultura, appassionato della letteratura del Novecento, non facilmente etichettabile da una parte o dall’altra dello schieramento politico. Sempre Ascheri ricorda che Nicoletta Fabio, allora consigliere d’amministrazione della Biblioteca e mancata candidata sindaco perché aveva rifiutato l’offerta del centrodestra, che poi accettò il 1° marzo dopo il caso Montomoli, era in platea alla presentazione di un saggio su Calvino, con Francesco Ricci tra i relatori.

L’idea del nuovo sindaco sembra essere quella di avere un suo Omar Calabrese in versione classica senese: un docente non legato ai partiti, che potrebbe dialogare anche con le opposizioni e ritessere i rapporti tra amministrazione comunale e Università. Un altro indizio della possibile scelta di Nicoletta Fabio è uno degli ultimi post di Ricci sulla sua pagina Facebook. Una frase di Kafka, ’Tu sei destinato a un grande lunedì!’, ’Ben detto, ma la domenica non finisce mai’, preludio possibile al fatto che domani il sindaco e i partiti della maggioranza dovrebbero presentare la squadra di governo. Se tutti i tasselli andranno al loro posto.

Ci sono altri nomi che circolano per l’assessorato alla cultura, come per l’assessore al Bilancio e alle Finanze. Le poltrone certe sono i 4 di Fratelli d’Italia (Michele Capitani, vicesindaco e urbanistica, Enrico Tucci, Barbara Magi e Riccardo Pagni), 1 a testa per la Lista Fabio (Micaela Papi di Siena Ideale), Forza Italia (Lorenzo Lorè) e Lega (Massimo Bianchini), più due tecnici scelti dal sindaco. In pole position Vanna Giunti, di Sena Civitas, che lascerebbe il posto in consiglio a Claudio Marignani, e Francesco Ricci, appunto.

Per la presidenza del consiglio comunale, dando per scontato che non toccherà né a Fdi (troppi assessori), né a Lega e Forza Italia, per non sbilanciare i rapporti tra i due partiti con le stesse percentuali, si fanno due ipotesi. La prima è puntare su Davide Ciacci, un altro dei consiglieri di riferimento di Alfredo Monaci, per premiare la lista arrivata seconda in maggioranza. Ma l’ipotesi più suggestiva, che sconquasserebbe definitivamente un Polo civico già dissolto per scelte sue, sarebbe quella di eleggere presidente Fabio Pacciani, candidato a sindaco del Polo. Non sarà facile farlo digerire ai partiti di maggioranza, ma per i fini analisti politici la scelta di Pacciani ridurrebbe il potere di veto che è nelle mani di Alfredo Monaci, farebbe guadagnare un voto alla maggioranza, o quantomeno ne toglierebbe uno alle opposizioni. E come risultato collaterale, manderebbe in soffitta le ambizioni da regista politico di Pierluigi Piccini, dopo aver eliminato, tra primo e secondo turno, altri piccoli e grandi registi occulti, a destra e sinistra: dal ricciarello magico a ex sindaci che non vogliono rassegnarsi al fatto di essere ex.