La bulimia e gli standard ideali imposti dalla moda

La bulimia nervosa è un disturbo alimentare caratterizzato da episodi di voracità seguiti da vomito autoindotto o uso di lassativi. Colpisce principalmente le donne giovani e può essere trattata con terapie cognitive e farmaci antidepressivi.

La bulimia e gli standard ideali imposti dalla moda

La bulimia e gli standard ideali imposti dalla moda

La bulimia nervosa, o semplicemente bulimia, è un disturbo del comportamento alimentare; si manifesta mangiando continuamente fino a vomitare. Questa condizione, consiste in una voracità patologica eccessiva fino ad arrivare ad espellere il cibo. Il vomito autoindotto è quando forzi te stesso, per vomitare il cibo che hai appena ingerito, per senso di colpa e perché ti vedi grasso. L’altro tipo di bulimia è quella purgativa, dove si assumono lassativi o diuretici anche a digiuno e si pratica anche vomito autoindotto. Viene colpito da bulimia, circa l’1 – 2 % della popolazione femminile (1 caso ogni 50/100 persone), maggiormente nella fascia di età compresa tra i 15 e i 25 anni. Inoltre circa il 10% delle ragazze in età a rischio, soffre di un disturbo alimentare ‘parziale’ che spesso rischia di degenerare nella forma patologica. I farmaci più utilizzati per la cura di questa patologia, sono gli antidepressivi, inibitori di ricaptazione della serotonina (SSRI). Attualmente la miglior terapia è quella cognitivo comportamentale CBTE, focalizzata sulla psicopatologia alimentare. Perché la bulimia colpisce maggiormente la popolazione femminile? Sono maggiormente colpite le donne a causa degli standard ‘ideali’ imposti dalla moda, dai mass media, dalle riviste di moda e dalla televisione; vi è anche una spiegazione biologica proposta da vari studi, che attribuisce un ruolo agli ormoni sessuali, attribuibile al neurotrasmettitore che regola il tono dell’umore, la fame e la sazietà, ma anche delle emozioni; in teoria questo ormone, aumenterebbe nel genere femminile, una restrizione calorica.