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Istruzione e reddito, un legame fondamentale

Il livello di istruzione incide sul reddito e sull'occupazione: in Italia i laureati guadagnano di più e hanno più opportunità lavorative, ma persistono disparità di genere. È necessario un sistema educativo più flessibile e personalizzato.

Istruzione e reddito, un legame fondamentale

Il livello di istruzione è determinante per le prospettive lavorative e il reddito individuale. Innanzitutto, i dati nazionali evidenziano una correlazione diretta tra livello di istruzione e stipendio. In Italia, nel 2021, il tasso di occupazione dei laureati 25-64enni è all’82,1%; secondo l’indagine sui redditi degli italiani della Banca d’Italia, i laureati percepiscono un reddito annuale netto che è all’incirca il 20 per cento più alto dei diplomati. La probabilità di trovare un’occupazione è anche molto più alta per i laureati: circa 10 punti percentuali in più dei diplomati, mentre il tasso di occupazione dei diplomati è 18,9 punti più alto rispetto a quello di chi ha completato solo le medie (70,3% contro 51,4%). La disparità di genere comunque è ancora presente: infatti nonostante i livelli di istruzione tra le donne siano più elevati, i tassi di occupazione femminile sono decisamente più bassi (55,7% contro 75,8% degli uomini). Confrontando i dati esteri con quelli italiani si rileva che nel 2022, secondo dati Eurostat, il nostro è il quinto Paese europeo con più studenti che hanno abbandonato la scuola (11,5%), dopo Romania (15,6%), Spagna (13,9%), Ungheria (12,4%) e Germania (12,2%). Certo: non ogni scelta della vita deve essere presa considerando esclusivamente il reddito atteso, ma d’altra parte ogni scelta consapevole e di lunga durata non può trascurare questo genere di conseguenze. Sembrerebbe, dunque, preferibile un sistema in cui l’alternativa non fosse tra scuola e studio individuale, ma in cui fossero comprese soluzioni intermedie e personalizzabili.