"Insegnare a pensare. Questa è la missione per tutte le università"

L'Università deve insegnare a cooperare più che a competere, insegnando a comprendere i meccanismi del mondo e a cambiarlo in meglio. Il rettore dell'Università per Stranieri di Siena presenta il ruolo che l'ateneo dovrebbe avere nella società.

"Insegnare a pensare. Questa è la missione per tutte le università"

"Insegnare a pensare. Questa è la missione per tutte le università"

"L’università deve insegnare alla cooperazione più che alla competizione, ad andare al cuore delle cose con un pensiero critico. Insegnare non ad adattarsi al mondo così com’è, ma a comprenderne i meccanismi e anche a cambiarlo in meglio". E’ la versione del rettore dell’Università per Stranieri di Siena, Tomaso Montanari, a ‘Il lato positivo’, il ruolo che l’università dovrebbe avere nella società. "Noi inauguriamo l’anno accademico il 19 febbraio, ci sarà ancora la ministra Bernini – ha rivelato Montanari -. Abbiamo scelto il giorno in cui si ricorda, a Roma, il passato coloniale dell’Italia, il giorno dell’eccidio di Addis Abeba, che fece 20 mila morti. Con l’inaugurazione presenteremo il corso di laurea in ’Decolonizzazione e sostenibilità, ambiente, paesaggi e patrimonio’".

Sull’internazionalizzazione dell’Ateneo: "La Stranieri ha una solida tradizione nell’insegnamento della lingua italiana e delle lingue straniere. Abbiamo ora 14 lingue, vogliamo aggiungere anche la parte di arte e cultura italiane e straniere – ha dichiarato Montanari -. L’ateneo ha una dimensione internazionale, abbiamo dedicato l’aula magna a Virginia Woolf, fra poco dedicheremo la sala di lettura a Michela Murgia, che ha avuto rapporti con l’ateneo grazie al suo amore per la cultura coreana". Anche per la Stranieri il problema alloggi è all’ordine del giorno. "Proviamo a immaginare che i 14mila studenti fuori sede non ci siano più un giorno: cosa ne sarà di Siena? – ha chiesto il rettore - Le residenze per studenti non sono un problema dell’università, ma del futuro della città. Il Dsu deve fare la sua parte fino in fondo, immaginando di aumentare l’offerta, ma al momento Siena non è neanche rappresentata nel cda".

Sul progetto di studentato a Monteroni: "Se ci saranno i finanziamenti – ha ribadito Montanari - credo che il tentativo debba andare a frutto. Si tratta di più di 300 posti, con spazi comuni e una mensa. I nostri studenti internazionali sarebbero felici, ovviamente prevedendo treni Siena-Monteroni fino all’una di notte). Anche noi facciamo parte del progetto della residenza in via del Porrione, non siamo in condizione di rinunciare a nulla".