Sei persone risultano indagate a vario titolo per reati che spaziano dalla turbativa d’asta all’accesso abusivo al sistema informatico. E per tre di esse è scattata anche la misura cautelare. Ad emetterla è stato il giudice delle indagini preliminari Chiara Minerva.
Una vicenda su cui starebbe indagando già da alcuni mesi la procura che ha mantenuto, com’è comprensibile vista la delicatezza del caso, il massimo riserbo. Ciò sebbene già nella seconda metà di luglio fossero state emesse appunto le misure cautelari, declinate in un’ordinanza particolarmente corposa e articolata dove si contestavano comportamenti a seguito dei quali era stato disposto dal gip il divieto di dimora a Siena per la dipendente del tribunale. Stesso provvedimento nei confronti del suo compagno. Entrambi sono molto conosciuti e apprezzati in città.
La donna dovrà inoltre restare, secondo il giudice, alla luce del quadro finora emerso, lontana da lavoro per 12 mesi. Molti i professionisti che, non trovandola da alcune settimane al suo posto di lavoro nonostante le ferie giudiziarie, si sono chiesti il motivo.
Interdizione dalla professione per un anno anche per un commercialista della nostra città coinvolto nella vicenda i cui contorni appaiono ad oggi impenetrabili perché l’inchiesta è ancora in pieno svolgimento. A coordinarla è il sostituto procuratore Valentina Magnini che ha seguito negli ultimi anni due vicende salite alla ribalta della cronaca nazionale, quella che vedeva al centro l’ex comandante della municipale di Siena per stalking, poi il caso delle torture in carcere a Ranza di cui è in corso il processo.
Va da sé che sono stati già svolti gli interrogatori di garanzia per i tre indagati nei confronti dei quali era stata emessa la misura cautelare. In contemporanea, come sempre accade, sono state effettuate anche perquisizioni con sequestro di cellulari e sistemi informatici che saranno analizzati dagli investigatori. Al centro dell’indagine ci sarebbero due aste diverse che riguardavano immobili.
Gli indagati al momento sono sei – coinvolto anche un rappresentante delle forze dell’ordine ed un altro familiare della donna – ma non è da escludere che quando l’inchiesta sarà conclusa possano emergere ulteriori elementi. E anche altri nomi.
Laura Valdesi