
Turisti ai tavoli dei ristoranti in Piazza del Campo e nelle strade limitrofe; quest’anno aver rimandato di un giorno non ha aiutato perchè ci sono state cancellazioni
Un Palio diverso, che non attira più i turisti e che forse sta tornando realmente a quello che era una volta, una festa soltanto di Siena e dei senesi. Un trend rilevato anche da tradizionalisti e contradaioli, ma un pessimo risultato per gli operatori economici, che rispetto agli altri anni hanno lavorato decisamente meno. Un tema che però riguarda anche la ’congiuntura astrale’ che intacca la festa ormai da tre edizioni, in quanto la posticipazione della Carriera rende problematica la permanenza a Siena di tanti turisti, costretti poi a partire, evitando di restare in città un giorno in più per assistere al Palio. Del resto, accanto alla prenotazione di hotel, B&B e agriturismi, ci sono quelle di treni e aerei, difficilmente posticipabili.
Un altro trend a cui si assiste riguarda la tipologia del turismo che non è più da grandi spese, ma sostenibile economicamente: spesso al posto del tavolo al ristorante, si preferisce il panino, la schiacciata o il trancio di pizza in una città in cui però il punto forte sono proprio i prodotti enogastronomici. Un problema che affligge anche le strutture di accoglienza, che ormai durante la quattro giorni paliesca non sembrano più riempirsi come qualche anno fa, con il Covid che sembra un po’ aver stravolto tutto. Un turismo, che come abbiamo detto altre volte, è cambiato e che non cerca più in Siena la sua centralità. Di qui l’appello di ristoratori e commercianti che va avanti da anni, con la richiesta di eventi e attrazioni in grado di trattenere il visitatore dentro le mura cittadine, invece di fargli preferire le località di provincia, come per esempio le Crete piuttosto che San Gimignano o il Chianti.
Ma tornando al turismo per il Palio, una cosa rimane sempre la stessa, ovvero la presenza di appassionati, che vengono in città esclusivamente per godersi la festa, tanti infatti sono i visitatori che arrivano dalla Sardegna e tanti dall’Inghilterra, terre di cavalli e di corse, in cui il Palio è ancora visto come una sfida tra le più importanti del mondo. Per i senesi e i contradaioli alla fine basta viverlo perchè è la festa della città che si autocelebra in un tripudio di colori, canti e suoni.
Ma cosa può essere fatto per aiutare i commercianti a rendere i giorni del Palio migliori a livello economico? Qualche imprenditore suggerisce di mettere meno restrizioni e mitigare regole e i divieti che sono presenti adesso. Rimane il tema degli eventi e delle iniziative dell’estate in città, per offrire ai visitatori ulteriori motivi di permanenza a Siena, anche dopo la Carriera. Non resta dunque che aspettare il Palio dell’Assunta per vedere se i flussi e la capacità economica dei turisti miglioreranno.
Matteo Cappelli