
Il presidio della Fiom Cgil davanti alla Pr Industrial-Pramac di Casole
Siena, 18 febbraio 2025 – Presidio davanti alla Pr Industrial-Pramac di Casole per il rinnovo del Contratto collettivo nazionale. Alla luce dello stato di agitazione dei metalmeccanici a livello nazionale per la rottura delle trattative, era stata presentata dai sindacati a Pramac la richiesta di affiggere i simboli della protesta in ogni luogo di lavoro. Ma "l’azienda ha diffidato e intimato alla Fiom di rimuovere tutto il materiale sindacale". Per questo era stato annunciato il presidio. Ieri davanti ai cancelli sono intervenute la segretaria provinciale della Fiom Cgil Daniela Miniero e Alice D’Ercole, segretaria generale Cgil Siena. "Verso l’azienda non c’è stato alcun atto ostile – ha sottolineato Miniero –. Perché l’affissione di questa bandiera era in un contesto di mobilitazione nazionale. Si sono interrogati su quanto successo anche i consiglieri comunali di Casole (solidarietà da ’Noi ci siamo!’)". "Non deve essere messo in discussione il diritto dei lavoratori a rivendicare e a lottare per la loro giusta retribuzione – ha affermato D’Ercole –. Quello che è successo qui è un fatto grave. Dobbiamo continuare a lottare per una diversa democrazia dentro i luoghi di lavoro, in cui la rappresentanza dei lavoratori venga giustamente ascoltata". Pramac fa sapere: "Al presidio, in cui c’erano 25 persone, ha partecipato un solo dipendente in forze all’azienda; l’adesione allo sciopero è stata del 15% dei dipendenti del sito di Casole. Questi dati dimostrano come la maggioranza dei lavoratori di Pramac non abbia aderito a questa forma di protesta contro l’azienda".
Poi è lo stesso Paolo Campinoti a intervenire: "Chi ci conosce sa bene che non abbiamo mai fatto mancare il nostro aiuto a nessuno e soprattutto non abbiamo mai fatto venir meno la libertà d’espressione in azienda. Anzi, per noi è un aspetto fondamentale". E ancora: "Essere tacciati di avere certi atteggiamenti fa molto dispiacere, perché non corrisponde a verità. Noi continuiamo a lavorare come abbiamo sempre fatto. Il consiglio che posso dare è di concentrarsi sui veri problemi – rimarca Campinoti –. Ci sono aziende del territorio che di problemi ne hanno. In Pramac abbiamo tra i premi aziendali più alti e generosi in Toscana e nel sito stiamo facendo un investimento di oltre 20 milioni di euro. Credo che questo possa bastare – è la conclusione – per far capire quanto sia fuori da ogni logica e non corrispondente a verità quanto viene annunciato dal sindacato, che ha deciso di mettere in scena questa strumentalizzazione. Credo che la volontà sia creare una situazione di conflitto. Definisco tutto ciò come irresponsabile".