
Il Pd va ai tempi supplementari. Ricorso al regionale di Leoncini
"Spero sia finita l’era delle carte bollate. Questo dibattito infinito non serve a nessuno". L’auspicio di pochi giorni fa del segretario provinciale Pd, Andrea Valenti, resterà nel libro dei desideri. Nove componenti dell’assemblea comunale hanno già deciso di presentare ricorso alla commissione regionale di garanzia, per chiedere la revisione del parere dell’analogo organo su scala provinciale, che aveva bocciato la richiesta di convalidare l’elezione di Guido Leoncini a segretario dell’Unione comunale di Siena. La vicenda ormai è arcinota, anche perché si trascina da mesi: Leoncini, unico candidato, aveva ottenuto la maggioranza relativa senza ottenere quella assoluta degli aventi diritto dell’assemblea.
Per Valenti, reggente di fatto del partito dopo le dimissioni di Massimo Roncucci, non poteva essere proclamata l’elezione, per Leoncini sì. Da allora, si era a fine ottobre, la bagarre è stata totale, tra incontri a Firenze (senza esito), richieste di commissariamento sottoscritte dalla maggioranza dell’assemblea, lettera a organismi a tutti i livelli, esposti ai probiviri, accuse pesantissime e via di questo passo. Senza che l’Unione comunale trovasse un segretario, ormai a poco più di tre mesi dal primo compleanno della sconfitta elettorale con le contestuali dimissioni di Roncucci.
Il verdetto della commissione provinciale di garanzia poteva aprire la strada al commissariamento, come auspicato da Valenti, ma anche quel voto - arrivato a maggioranza e non all’unanimità - ha convinto Leoncini e i suoi sostenitori ad andare avanti. In settimana, anticipando la scadenza dei trenta giorni previsti, sarà depositato il documento che apre una nuova fase di discussione. Dalle parti dei sostenitori di Leoncini si sostiene che i ritardi, anche nell’azione di opposizione e nella costruzione di una nuova proposta del centrosinistra, sono semmai da addebitare a chi non ha preso una decisione diversa. Per Valenti e una consistente fetta di componenti dell’assemblea questi continui ricorsi rischiano invece di logorare sempre di più un partito già in difficoltà dopo il ko del maggio scorso. Ma la partita ancora pare lontana dalla conclusione.