Il nuovo cda del Monte Il Mef conferma Lovaglio "Ci fidiamo molto di lui" Maione sarà presidente

Il Tesoro presenta la rosa dei 12 nomi in vista dell’assemblea del 20 aprile. Fra loro una sola senese. In totale ci sono sette uomini e cinque donne. Il viceministro Leo: "L’ad ha fatto cose buone e recuperato 2,5 miliardi".

Il nuovo cda del Monte  Il Mef conferma Lovaglio  "Ci fidiamo molto di lui"  Maione sarà presidente

Il nuovo cda del Monte Il Mef conferma Lovaglio "Ci fidiamo molto di lui" Maione sarà presidente

Due riconferme a premiare il lavoro svolto durante i burrascosi giorni dell’aumento di capitale da 2,5 miliardi e dell’esodo incentivato di 4.125 dipendenti. La lista depositata ieri dal Mef per il board di Mps in vista dell’assemblea degli azionisti della banca il 20 aprile è un attestato di fiducia a Luigi Lovaglio che, come anticipato da La Nazione nei giorni scorsi, resterà ad del Monte dei Paschi e a Nicola Maione, già consigliere d’amministrazione e oggi primo in lista, a cui è destinata la presidenza di Mps. Quello di Maione, già presidente di Enav era anche un nome blindato da Matteo Salvini che conta di avere un uomo di fiducia in un ruolo apicale nella banca che per decenni è stata feudo locale e nazionale del Pd.

E proprio al nuovo cda, a stretto giro sono arrivati gli auguri della Lega: "Buon lavoro al nuovo cda di Mps e in particolare ai candidati ad Luigi Lovaglio e al presidente Nicola Maione". "Lovaglio ha fatto bene e ha la fiducia del governo" ha detto invece il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, ricordando come il banchiere, al timone da febbraio 2022, sia riuscito nella non facile missione di "far sottoscrivere" l’aumento da 2,5 miliardi. I nomi in totale saranno 15. Dodici vengono dalla lista del Mef, titolare del 64,23% del capitale, gli altri tre vengono dalla lista di minoranza degli investitori istituzionali, scelti con la regia del Comitato dei gestori di Assogestioni.

Lovaglio e Maione,sono le uniche conferme della rosa del Tesoro, oltre a Stefano Di Stefano, dirigente del Mef a capo dell’ufficio per la valorizzazione delle quotate. I restanti nove nomi, cinque donne e sette uomini, con una prevalenza di docenti e legali, in buona parte poco conosciuti alle cronache finanziarie e con poche esperienze in società quotate, segnano la discontinuità da un consiglio espressione del governo Conte 2.

Si tratta di Paola Lucantoni, professoressa di diritto dei mercati finanziari a Tor Vergata, di Annapaola Negri Clementi, avvocato d’affari e fondatrice dello studio legale Negri-Clementi, di Laura Martiniello, professoressa di economia aziendale all’Universitas Mercatorum (l’università telematica delle Camere di Commercio), della commercialista Lucia Foti Belligambi, di Donatella Visconti, presidente dell’associazione di confidi Asso112, di Paolo Fabris de Fabris, partner dello studio legale Benessia Jorio, di Renato Sala, senior advisor di Banca Finnat, di Gianluca Brancadoro, partner dello studio legale Brancadoro Mirabile e professore di diritto commerciale a Teramo, e dell’economista Domenico Lombardi, direttore del Policy Observatory della Luiss, di cui è vice il politologo Giovanni Orsina. L’unica presenza senese spunta nella lista per il nuovo collegio sindacale con il nome di Lavinia Linguanti, 35enne revisore dei conti con studio in via dei Rossi. Con lei in lista anche Roberto Serrentino e come supplenti Pierpaolo Cotone, Valeria Giancola. In corsa per i restanti tre posti ci saranno la lista del comitato dei gestori, che ha ricandidato Marco Giorgino, Alessandra Barzaghi e Paola De Martini e che aspira a due consiglieri e quella in arrivo dalle Fondazioni azioniste. La missione dell’ad Lovaglio, dopo la conferma sarà di rilanciare la redditività del Monte e consolidarne la ritrovata solidità, portandolo all’altare con un’altra banca. I nomi sono sempre quelli: Unicredit, Banco Bpm, Bper, con l’eventuale coinvolgimento del Credit Agricole - allo scopo di permettere allo Stato di uscire dal capitale, si dice entro la fine del 2024, così come concordato con Bruxelles.

Il prossimo appuntamento è l’assemblea di Banca Mps convocata per il 20 aprile alle 14,30, che dovrà approvare il bilancio 2022, decidere i compensi degli amministratori, i componenti del consiglio, i presidenti e i vicepresidenti, sarà a Rocca Salimbeni. Quindi sarà un’assemblea dei soci con le ’modalità Covid’, con un intervento del rappresentante dei soci e nessuna passerella di piccoli e piccolissimi azionisti.

cla.cap