Angelo Marino ha 87 anni, e ‘Il mio paese’ è ben più di un libro. È uno spaccato di vita e di società lontana da noi, sia nel tempo (e in questo caso il sottotitolo, ‘1937-1950’, non potrebbe essere più chiaro) sia geograficamente, andando a scavare nei ricordi personali e nella comunità di un paesino della Calabria profonda. Ma è anche una tesi di laurea di Lettere, quella che Marino ha conseguito un anno fa all’università di Siena. Una seconda laurea, per essere precisi, avendo già ottenuto il titolo di dottore in Giurisprudenza nel 1962, sempre a Siena. Città nella quale è arrivato ragazzo e che poi ha scelto per piantare radici. Così, 67 anni dopo il suo arrivo nella Città del Palio, con una lunga esperienza alle spalle nel mondo dell’amministrazione pubblica - avendo ricoperto il ruolo di segretario comunale a Montalcino, Sinalunga e Cortona, e quello di segretario generale della provincia di Siena -, Angelo Marino ha deciso di chiudere un cerchio lungo tutta una vita, andando a riprendere in mano quella laurea in lettere che non aveva terminato negli anni ‘70, quando iscrittosi per passione si era fermato poco prima della stesura della tesi. E grazie a Betti Editore e al professor Pierluigi Pellini, suo relatore di tesi e direttore del dipartimento di Filologia e critica delle letterature antiche e moderne, ‘Il mio paese’ è diventato ora un volume vero e proprio, presentato ieri nella Aula Magna storica del Rettorato. "Da quello era un diario e una serie di appunti sulla mia infanzia - ha raccontato Marino -, non avrei mai pensato che potesse nascere una tesi di laurea o un libro. Dopo un ventennio di scrittura, ho avuto la felice idea di farlo leggere alla mia prima figlia, che ne è rimasta entusiasta. L’ha passato alla mia terza figlia, che lavorando all’Università ha permesso l’incontro con il professor Pellini. Quando alcuni amici mi hanno consigliato di farla pubblicare, l’idea non mi allettava. È intervenuta la mia seconda figlia che mi ha trascinato dall’editore. Si tratta di un tributo d’amore al paese natio. Amo il mio paese, dove ho vissuto solo i miei primi 14 anni, senza più tornarvi stabilmente".
Ma anche un secondo paese si affaccia nella vita di Angelo Marino: "Sono venuto a Siena nel 57, avevo 20 anni - ha sottolineato Marino -. Allora andavo fuori porta San Marco e mi affacciavo da quella parte, perché sapevo che dava sul sud. Ho sempre detto che sono stato fortunato nella vita, ad essere capitato in Toscana e ad essermi fermato a Siena. Qui mi sono sposato con una senese, ma sono consapevole che senesi non si diventa: al massimo mi sono senesizzato. Avendo fatto il segretario generale provinciale di Siena, ho un ricordo bellissimo di tutti coloro che ho incontrato. Quando ero piccolo, volevo venire in tutti modi al Nord: mi sono fermato a metà, in Toscana, e sono stato fortunato".
Andrea Talanti