ELEONORA ROSI
Cronaca

Il futuro dell’Europa Il ministro Fitto ’salta’ l’assise di Pontignano Quattro temi in agenda

Niente intervento per problemi di collegamento tra Roma e la Certosa. Tutela dell’ambiente, democrazia liberale, fisco e digitalizzazione. i nodi da sciogliere per far entrare l’Unione nel XXI secolo.

Il futuro dell’Europa  Il ministro Fitto ’salta’  l’assise di Pontignano  Quattro temi in agenda

Il futuro dell’Europa Il ministro Fitto ’salta’ l’assise di Pontignano Quattro temi in agenda

di Eleonora Rosi

Tre giorni di dibattiti, sessioni plenarie e ‘problem solving groups’ sul futuro dell’Europa nella Certosa di Pontignano. ‘Time to land in the 21st century’, il titolo, che è anche e soprattutto un’esortazione, scelto per la quarta edizione della Conferenza sul Futuro dell’Europa organizzata da Università di Siena, Istituto Universitario Europeo e think tank Vision. A Pontignano, come i da tradizione, si sono riunite alcune fra le menti politicamente ed economicamente più preparate dell’Europa, per cercare di trovare insieme soluzioni a problemi specifici, incalzanti ed incombenti. Quest’anno il percorso si è articolato in quattro macroaree: il futuro della democrazia liberale, non solo in Europa; la sostenibilità, declinata attraverso obiettivi che l’Europa si è impegnata a rispettare; il tema della riforma fiscale dell’UE, in chiave di maggiore condivisione e semplicità delle politiche fiscali; l’uso della tecnologia e la digitalizzazione.

"Si può dire che al centro del nostro dibattito sono state tutte le grandi sfide del Next Generation Eu" ha commentato il professoir Luca Verzichelli, presidente della Italian Political Science Association. Fra i partecipanti di spicco omano Prodi, di casa a Pontignano, che alla prima giornata di lavori ha dichiarato: "L’Europa è un pane cotto a metà che, dopo pochi giorni, diventa orribile e se non conclude il suo processo poi marcisce" per evidenziare come la crisi finanziaria abbia fatto scemare quel progresso che la Ue rappresentava. Venerdì è stata la volta dell’ex ministro Enrico Giovannini, che ha fatto un intervento in collegamento online. Partendo dai nuovi target ambientali che l’Unione si è prefissata e dalla novità dell’inserimento nella Costituzione, all’articolo 9 del comma ’Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni’.

Fra i 60 partecipanti presenti anche 14 studenti dell’Università di Siena e dello European University Insitute, che hanno avuto l’opportunità di fare da rapporteur del lavoro svolto. Per l’Università di Siena a dirigere i lavori è stato il prof. Simone Borghesi, delegato alle relazioni internazionali. "Il coinvolgimento degli studenti è l’elemento più importante e rivoluzionario del progetto – ha commentato Verzichelli -. Gli studenti sono cittadini della UE e in quanto tali rappresentano esattamente l’attore comunitario cui ci rivolgiamo, la next generation, che dovrà muoversi per costruire l’Europa che noi non siamo riusciti a costruire".

A chiudere l’evento, una conferenza conclusiva in cui si è discusso il ‘Pontignano paper’, il documento che riassume quanto concluso nei tre giorni di lavori, e che sarà poi presentato alle istituzioni comunitarie. Durante la conferenza di chiusura, a rispondere alle domande del giornalista britannico John Hooper, corrispondente dell’Economist per l’Italia e il Vaticano, sarebbe dovuto intervenire anche il ministro Raffaele Fitto, che però ha avuto problemi di connessione e non è potuto intervenire da remoto. "E stata una tre giorni molto densa, ricca di panel interessanti con personaggi non solo di spessore, ma che hanno la caratteristica di rappresentare gli attori in campo: i politici, gli esperti, gli accademici, la next generation – ha concluso Verzichelli -. Direi che rispetto all’anno scorso c’è stata un’evoluzione positiva. La prossima edizione sarà ancora un po’ più strutturata e si terrà dopo le elezioni europee del giugno del prossimo anno. Ma struttura che vince non si cambia; quindi lo spirito della Conferenza sul futuro dell’Europa rimarrà".