PAOLO BROGI
Cronaca

Il ‘Franchi’ c’è. Un’odissea da non scordare

La storia incredibile del "Rastrello" di Siena, concesso al vecchio presidente e tenuto in ostaggio, che ha impedito alla Robur di giocare sull'erba che ha visto imprese immense e punito squadroni milionari.

Lo stadio negato e forse, tra poco, ripreso. Una storia incredibile quella del ‘Franchi’ che a Siena è conosciuto come Rastrello dalla notte dei tempi. Concesso al vecchio e innominabile presidente, forse con troppa leggerezza, e tenuto per tanti mesi in ostaggio dallo stesso al punto da non essere utilizzabile dalla vecchia Robur, la squadra della città, che su quell’erba ha costruito imprese immense, ha fatto battere i cuori dei suoi tifosi, ha punito in un passato ormai lontano ma comunque indimenticabile squadroni milionari, che all’ombra di San Domenico qualche volta si sono sciolti come neve al sole.