Due ore dietro il paravento che lo separava dall’uomo con cui era stato amico ma che l’aveva poi colpito ben nove volte a colpi di forbice. Un paio usate per potare, che hanno causato ferite profonde e ora rimarginate nel libico di cui è stato cristallizzato ieri il racconto davanti al gip Sonia Caravelli. Frasi e dettagli che potranno essere utilizzati durante l’eventuale processo. L’imputato, seduto accanto all’avvocato Stefano Borgheresi, era accompagnato dalle guardie carcerarie perché si trova ancora a Santo Spirito. Ad assistere invece la parte offesa, che ha dovuto subire varie operazioni per riprendersi, è l’avvocato Manfredi Biotti.
Sono state necessarie un paio d’ore per rispondere alle domande con l’aiuto dell’interprete. L’uomo avrebbe sostanzialmente confermato la versione dei fatti già fornita ai carabinieri che indagano sul tentato omicidio. Adesso l’indagine s’inabissa nuovamente in attesa delle nuove mosse del pubblico ministero.