I conti di Mps, la proroga della Ue

Banca Mps presenterà il bilancio 2023, con previsione di ritorno ai dividendi. Sindacati chiedono nuove assunzioni dopo l'esodo di 4.125 dipendenti. La banca spera di rimanere autonoma, ma dipende dall'Europa. Lo Stato deve ridurre la quota azionaria entro breve.

Ci si sveglierà con il caffè, il bombolone e il bilancio 2023 di Banca Mps, con i risultati anche del quarto trimestre. Dovrebbe essere un risveglio dolce, non solo per la brioche. Dopo gli 8,6 miliardi di utili di UniCredit dell’altro ieri, i 7,7 miliardi di euro di Intesa Sanpaolo di ieri, con la proposta di 5,4 miliardi di euro da destinare ai dividendi, oggi toccherà all’ad Luigi Lovaglio, accompagnato dal Cfo Andrea Maffezzoni, illustrare i conti di Rocca Salimbeni e confermare, presumibilmente, il ritorno anticipato ai dividendi per gli azionisti di Banca Mps.

Le anticipazioni sulle cifre sono arcinote, inutile ripeterle. Stessa cosa, le richieste dei sindacati, di Fisac Cgil in particolare, di prevedere subito nuove assunzioni dopo il maxi esodo del 1° dicembre 2022, con 4.125 montepaschini che hanno lasciato la Banca.

Ieri il segretario generale aggiunto Fabi, Giuliano De Filippis, in un’intervista a Mf, si è augurato per Banca Monte dei Paschi "che possa continuare a restare autonoma anche alla luce dei risultati odierni. Dipende molto, se non esclusivamente, dall’Europa e dalla sua volontà di concedere o meno altro tempo per un risanamento completo e una ritrovata competitività della banca più antica del Paese. Lo Stato ha abbassato la quota azionaria detenuta, ma non ancora nei termini richiesti e il tempo sta per scadere".