"Ho sempre il discorso della prova nel cassetto"

"Ho sempre il discorso  della prova nel cassetto"

"Ho sempre il discorso della prova nel cassetto"

"Speravamo tanto di uscire, eravamo la ’nonna’ dell’estrazione. Qualcuno da lassù ci ha assistito e speriamo che continui a farlo", le prime parole del capitano dell’Istrice Gianluca Testa prima essere sommerso dagli abbracci. Quando si fa notare che è stata esposta alle trifore una bandiera particolare racconta: "Ho detto all’economo ’prenditi la tua responsabilità, non voglio sapere neppure quale scegli, la colpa è tua’. Volevo cominciare a scaricare le colpe qualora non fossimo usciti", scherza. Poi a bomba sulle monte: "Tittia ha molte Contrade, era un Palio già spostato abbastanza da una parte. L’Istrice è entrata anche in quella parte a cercare di contendersi questa situazione, Giovanni è un fantino ambito. Non c’è però solo lui, ce ne sono anche altri. La differenza la farà il cavallo, determinando le scelte", guarda avanti. Finalmente l’opportunità di correre dopo la rinuncia del luglio scorso per il lieve infortunio a Schietta alla prova generale. "Sono stato eletto più di un anno e mezzo fa, vorrei esordire. Ho sempre il discorso della prova generale nel cassetto. Spero che possa accadere", confessa Testa. Non si sottrae quando si chiede se la monta di Scompiglio è impossibile: "E’ un altro grande professionista, il più ambito insieme a Giovanni. Vediamo, cerchiamo anche con lui di portare avanti un rapporto positivo in modo che, magari un domani, sia un nome che può rientrare nell’orbita dell’Istrice".