Siena, 14 febbraio 2024 - La protesta degli agricoltori, che continuano a sfilare con i trattori in Valdichiana fra le province di Siena e di Arezzo, ha ricevuto la solidarietà di tantissimi italiani. Che hanno portato loro cibo e caffè caldo nei presidi attivi 24 ore su 24, suonando al passaggio dei mezzi agricoli in segno di approvazione. Mai però avrebbero pensato, i coltivatori, di ricevere sostegno persino dagli hacker filorussi. Né che per manifestare loro la vicinanza avrebbero ’attaccato’ ben venti siti italiani, fra cui quello di Siena Mobilità e Sinfomar, piattaforma quest’ultima che gestisce il traffico nel porto di Trieste. A confermare la nuova ondata di cyber-attacchi degli hacker filorussi ’noname057’ contro i siti italiani "in supporto agli agricoltori che stanno protestando" l’Agenzia per la Cybersicurezza nazionale che sta adesso monitorando la situazione. Sul loro canale Telegram i ìNoname057’ postano affermazioni di propaganda filo-Mosca.
"Gli agricoltori – si legge infatti – sono stanchi delle politiche sbagliate delle autorità italiane che sponsorizzano con tutte le loro forze il regime criminale di Zelenskyj e non cercano nemmeno di risolvere i problemi interni del Paese. Gloria alla Russia!".
Tra gli obiettivi che gli hacker sostengono di aver colpito ci sono siti di diverse istituzioni, aziende e banche. Ma anche aziende di trasporto pubblico di Siena (Autolinee, interpellata, ha spiegato però di non avere assolutamente problemi), Torino, Palermo, Cagliari e Trento. Un’offensiva analoga del gruppo di malviventi informatici è stata condotta nei giorni scorsi contro la Spagna, anche in questo caso per supportare gli agricoltori del Paese. Si è trattato di attacchi di tipo ’Ddos’: consiste nell’invio di un’esagerata quantità di richieste al sito web preso di mira che non è in grado di gestirle per cui non funziona correttamente. La polizia postale e l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale stanno aiutando le aziende a ripristinare la funzionalità dopo il blitz informatico.
Gli agricoltori, dal canto loro, non commentano. Hanno continuato però anche ieri con i caroselli dei trattori quando dal campo base vicino al casello dell’Ai è partito un corteo che ha raggiunto, attraverso la Provinciale 327, la rotonda di Cesa a Marciano della Chiana, in provincia di Arezzo. Un serpentone di 11 chilometri che ha creato disagi alla circolazione dei veicoli sulla viabilità ordinaria. Hanno aprtecipato diverse decine di mezzi che poi sono tornati verso il punto di raccolta al casello di Bettolle. Che non sarà abbandonato da ’Riscatto agricolo’.