CRISTINA BELVEDERE
Cronaca

Beko, tavolo in Regione. Giani: "Massimo impegno. Daremo un futuro al sito"

Il presidente: "Strategie per mantenere un presidio manifatturiero in città". I sindacati: "Incontro con cadenza mensile per fare il punto della situazione".

L’incontro in Regione tra il presidente Giani, i sindacati e i lavoratori Beko di Siena

L’incontro in Regione tra il presidente Giani, i sindacati e i lavoratori Beko di Siena

Un’ora e mezza di confronto e una cinquantina di lavoratori presenti. Sono i numeri del tavolo tenutosi ieri in Regione tra il presidente Eugenio Giani, i sindacati e una delegazione di operai dello stabilimento Beko di Siena. Presente anche la consigliera Pd Anna Paris. "Ho voluto questo momento per un confronto – ha spiegato Giani –. Abbiamo vinto la prima battaglia, che ha impedito quanto era stato paventato a novembre con le lettere di licenziamento, ossia la dismissione dello stabilimento. Oggi lo stabilimento, fino al 31 dicembre, sarà in attività e ciò ci permetterà di fare quel passaggio di proprietà dello stabile a una società pubblica come Invitalia". E ancora: "Questo passaggio consentirà la presenza della Beko, che non pagherà l’affitto, e conseguentemente potrà impegnare tali risorse a favore dei lavoratori ma soprattutto progettare il futuro – ha continuato il presidente della Regione –, cioè un dopo-Beko, poiché questa multinazionale, con le scelte di mercato e la condotta aziendale, ha mostrato i suoi limiti".

Poi l’annuncio: "Con sindacati e lavoratori mi voglio ancora confrontare – ha proseguito Giani –. Dobbiamo pensare a nuove strategie per mantenere un presidio manifatturiero a Siena che possa produrre beni con una prospettiva sul mercato e non gli elettrodomestici Beko, destinati a esaurirsi. Da valutare anche una sorta di autogestione da parte dei lavoratori Beko sul loro futuro. Noi come istituzioni dobbiamo seguirli e stargli accanto dando delle prospettive concrete". Infine: "Mi preme il futuro dei 299 lavoratori dello stabilimento di Siena, l’impegno prosegue in una battaglia che ci ha visto uniti e che ci vedrà sempre più coesi".

Massimo Martini, segretario Uilm di Siena, ha espresso soddisfazione: "La reindustrializzazione del sito di viale Toselli è un’opportunità. Abbiamo quindi ribadito che siamo contrari a uno ’spacchettamento’: vogliamo un soggetto che si prenda in carico tutto il perimetro". Poi ha aggiunto: "Il presidente Giani è in contatto diretto con Invitalia, che si sta muovendo. Usciamo da questo incontro con un rafforzamento della posizione della Regione, che è parte integrante dell’accordo firmato al ministero. Giani si è impegnato al monitoraggio del processo di acquisizione e rilancio del sito, rendendosi disponibile a fare il punto della situazione con noi ogni mese".

Daniela Miniero, segretaria Fiom Cgil, suona la carica: "E’ il momento di dare corpo e gambe all’accordo creando un tavolo di accompagnamento al percorso di reindustrializzazione. La politica e la Regione stanno lavorando affinchè ciò avvenga in tempi strettissimi. Abbiamo ribadito che per noi il tempo è un fattore fondamentale – le parole di Miniero –. La determinazione nella nostra lotta ha pagato, ora può essere nuovamente utile in un momento importante per garantire il futuro lavorativo di tutto il territorio di Siena".

Giuseppe Cesarano, leader della Fim Cisl di Siena, ha ribadito l’importanza di "lavorare dietro le quinte": "Questa è una sfida importante che il territorio non può perdere – ha affermato –. L’accordo al ministero prevede l’utilizzo di soldi pubblici, che non vanno sprecati lasciando lo stabilimento abbandonato a se stesso. E’ verosimile che la visita del ministro Urso al sito di viale Toselli a luglio possa portare a ultimare l’acquisizione entro la fine dell’estate. In ogni caso, noi continueremo a vigilare".