‘Guida di Siena mistica’, il bel saggio di Landi

Itinerario denso di riferimenti religiosi, antropologici e di assoluto risalto della bellezza

Riscoprire la profondità di Idilio Dell’Era: sembra quasi un ossimoro visti i nostri tempi, il senso delle relazioni, la mancanza di un filo diretto con l’ultraterreno. Ed è quindi una bella occasione di vita, e non soltanto editoriale, la pubblicazione del saggio ‘Guida di Siena mistica’, a cura di Fausto Landi con la postprefazione di Marco Fioravanti (Edizioni Cantagalli). Può sembrare ‘solo’ una poetica interpretazione della città, dei suoi personaggi, dei suoi marmi, delle sue altezze. In realtà è un itinerario composto, poco frettoloso e denso di riferimenti religiosi, antropologici, nonché di assoluto risalto della bellezza. Per poter eseguire questo composito affresco, Dell’Era si misura con la profondità dei mistici senesi. Con punti saldi come San Bernardo Tolomei e il Beato Giovanni Colombini, il tutto adoperando una scrittura aulica ma ariosa, sempre in punta di penna intinta nella poetica che offre al testo una inusuale musicalità, con il coraggio dei grandi descrittori. Merito all’Associazione culturale dedicata a questo scrittore, ormai senza tempo: così Don Martino Ceccuzzi (Idilio Dell’Era) evince la volontà del tempo di riportare tutto ad una unitaria visione della vita, esaltando le espressioni più alte. Massimo Biliorsi