
Granfondo e scintille. Nel mirino la gestione
La Granfondo di Monteriggioni crea ancora scintille. L’opposizione consiliare attacca, chiedendosi polemicamente: "Questa gara si terrà lungo un percorso che sembra più un gomitolo arruffato da un gatto giocherellone che non un tracciato competitivo?".
Parole di Raffaella Senesi, del gruppo ‘Per Monteriggioni’, che nel suo intervento se la prende direttamente con il primo cittadino Andrea Frosini: "Per tanti anni i sindaci che lo hanno preceduto hanno saputo ben gestire questa manifestazione; adesso la catastrofe è sotto gli occhi di tutti".
Senesi ricostruisce così la vicenda: "A seguito delle polemiche sui tagli del bosco, nei primi mesi del 2023, i silvicoltori proprietari dei boschi della Montagnola negarono per protesta il passaggio sui loro terreni della trentunesima edizione della Granfondo, allora programmata per il 14 di marzo poi posticipata al 15 ottobre. Il sindaco Frosini, per cercare di rimediare, convocò al mattino di sabato 1 marzo i proprietari dei terreni interessati dal percorso ciclistico ma subito dopo (e questo fu il primo errore) nel pomeriggio dello stesso giorno ricevette le rappresentanze locali delle associazioni ambientaliste per illustrare il progetto del parco della Montagnola, che avrebbe dovuto essere realizzato all’insaputa dei silvicoltori, nonostante loro stessi fossero i proprietari della risorsa ambientale.
Un politico ‘normale’ – aggiunge Senesi – avrebbe certamente dovuto ascoltare le associazioni ambientaliste ma l’istante immediatamente successivo avrebbe dovuto convocare anche i rappresentanti del mondo agricolo, e cioè Cia, Coldiretti e Confagricoltura. Nessuno può fare da padrone in casa di altri, soprattutto se riveste il ruolo di sindaco".
"La storia terminò in maniera tragica: i proprietari che avevano già acconsentito al passaggio della corsa nei loro terreni ritirarono il consenso. Era riuscito il sindaco in poche ore – conclude il suo intervento Raffaella Senesi di ‘Per Monteriggioni’ – a sabotare l’accordo che si era perfezionato tra i proprietari dei terreni e gli organizzatori della Granfondo".