
Gragnoli: "Cigno?. Basta fare modifiche"
"La migliore risposta al cigno, le cui prove furono fatte durante l’allestimento del verrocchio per il Palio di agosto, fu proprio la mossa del Palio con allineamento perfetto e rincorsa salvaguardata, tanto che ha potuto vincere", interviene Gabriele Gragnoli sul tema del ’cigno’ tornato di attualità dopo le tribolazioni della partenza nell’ultimo Provenzano, prove comprese. Era l’Assunta 2018 quando venne testato il meccanismo di sgancio da entrambe le parti, come riportato da La Nazione: vinse il Palio con il giubbetto di Vallerozzi Gingillo, di rincorsa su Porto Alabe. "Il Palio funziona benissimo siamo solo noi che non sappiamo più giocarci nel modo giusto, dando a lui colpe che sono solo nostre. Basta per favore", aggiunge Gragnoli. "Se continuiamo a proporre modifiche, anziché difendere il modo e le ’regole’ che ci hanno insegnato secondo cui il Palio va fatto (e che dimostriamo ogni giorno di non ricordare), veicoliamo all’esterno un dannosissimo messaggio di imperfezione e pericolosità del Palio, che ci torna addosso come un boomerang. I fantini fanno i loro interessi e non va certo fatto decidere a loro cosa va bene o va male. Significa abiurare in modo definitivo: il Palio è delle Contrade. Basta – conclude – con le modifiche, parliamo di rispettare le vecchie regole e state sicuri che nessuno si farà male".
La.Valde.