REDAZIONE SIENA

Gli avvoltoi sono meglio degli uomini

’Brevi storie di uomini e animali’, il libro del professor Dallai. "Troppi pregiudizi nei confronti della fauna"

Racconti, riflessioni, commenti, una vita da ordinario di zoologia all’Università di Siena, che il professor Romano Dallai ha voluto raccontare, radunando appunti, articoli e brani di pura narrativa nel libro ‘Brevi storie di uomini e animali’, pubblicato da Nuova Immagine Editrice. Lo presenterà oggi, alle 16, nell’aula magna storica del rettorato, accompagnato del rettore Francesco Frati e dal professor Folco Giusti.

"Non ho velleità letterarie – racconta Dallai – ma volevo che le cose che ho letto e i commenti fatti di volta in volta non andassero perduti. Così, durante la pandemia ho raccolto un po’ le idee e le ho buttate giù. Credo ne sia venuta fuori una lettura facile, magari in alcuni punti un po’ più scientifica, ma in generale accessibile a tutti".

Non mancano momenti letterari, come il racconto che conclude il volume in cui i merli che il professore osserva dalla finestra della sua casa insegnano ai bambini come si mangia una ciliegia. Una parte di questo materiale era già uscito in una precedente pubblicazione. Qui è stato ripreso, ampliato e infine arricchito dalle illustrazioni dello stesso autore e di sua nipote Sara, studentessa del liceo.

"Lei ha fatto i migliori – dice il professore emerito – perché è molto brava". Ci sono commenti, articoli e note che prendono spunto da eventi accaduti, modi di dire, luoghi comuni ai quali l’accademico assiste trattenendo a stento la voglia di dimostrare che sono, appunto, luoghi comuni, peraltro spesso privi di fondamento. "

Come quando in riferimento a persone che si comportano in modo poco edificante – spiega – le chiamiamo ‘avvoltoi’. Gli avvoltoi sono uccelli che non fanno niente di male. Ecco, ho cercato di restituire le cose come stanno". In particolare, a godere di pessima fama sono in genere gli insetti, veri e propri oggetti di fobie spesso completamente immotivate.

"A molte persone non piacciono gli insetti – commenta Dallai – e io credo che sia una questione di insegnamento. Se insegnassimo ai bambini a non aver paura degli insetti, oppure a temere soltanto quelli che possono pungere o farti male, sicuramente ci sarebbero meno fobie. Le blatte, per esempio, non fanno niente eppure tante persone si spaventano se ne vedono una sul pavimento, magari dietro la macchina del caffè di un bar".

Argomento, quello degli insetti, legato a doppia mandata al tema dell’ambiente. Per tanti motivi. Perché gli insetti sono necessari all’ecosistema, sicuramente più degli esseri umani. E alcuni di loro, come le api, sono fondamentali alla fecondazione delle piante, dalle quali dipendiamo tutti quanti. Ma anche perché gli insetti saranno, secondo Dallai, sempre più una fonte di nutrimento.

"È sempre una questione di educazione infantile – spiega lo zoologo – e se da piccolo ti insegnano certe cose, ne resti condizionato.

Ma se ti insegnano che mangiare una larva è normale, le mangi senza problemi. E stiamo iniziando a farlo anche in Europa. In Belgio, per esempio, c’è una ditta che produce larve da mangiare. Allevare insetti a scopo alimentare è vantaggioso, perché inquinano poco e consumano poche risorse. Prima o poi ci arriveremo".

Riccardo Bruni