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Giallo di Castellina, la svolta. La procura indaga per omicidio

Da tempo ci sarebbero un paio di nomi indagati per la vicenda. La salma sempre alle Scotte .

Da tempo ci sarebbero un paio di nomi indagati per la vicenda. La salma sempre alle Scotte .

Da tempo ci sarebbero un paio di nomi indagati per la vicenda. La salma sempre alle Scotte .

di Laura ValdesiSIENASi infittisce il giallo della morte di Franca Genovini, l’85enne di Castellina in Chianti trovata morta nella sua abitazione il 7 agosto 2024. La salma è ancora a disposizione dell’autorità giudiziaria all’obitorio del policlinico Le Scotte, dunque ad oltre un anno dal decesso. A conferma che la procura guidata da Andrea Boni (nella foto) non ci vede chiaro sulle cause della morte dell’anziana che era un punto di riferimento anche per la parrocchia. Sembra infatti che ci siano stati degli avvisi di garanzia però già diverso tempo fa – un paio – e che l’ipotesi su cui si indaga non sia quella della morte naturale. Come del resto lascia pensare il fatto che la salma non sia ancora stata restituita alla famiglia per l’ultimo addio. Potrebbe infatti essere stato qualcuno a provocare la morte della pensionata e, dunque, l’ipotesi è omicidio.

Tutto resta però ancora avvolto nel mistero. La procura al riguardo mantiene il massimo riserbo sulla vicenda su cui indagano i carabinieri e che è coordinata dal pm Niccolò Ludovici. Ci sarebbero però stati dei sequestri, facile immaginare le prime verifiche svolte sui cellulari. Il movente? Denaro e gioielli? Comunque economico? Sono stati effettuati accertamenti sulle proprietà della donna, compresi terreni, pertinenze e annessi, anche quelli per gli animali da cortile. L’inchiesta è tuttora in corso, ma non si dovrebbe essere lontani dalla chiusura del cerchio su una delle vicende più delicate e complesse degli ultimi anni. Fondamentale l’autopsia e gli approfondimenti condotti successivamente anche sulla salma – altrimenti non sarebbe rimasta tutto questo tempo a disposizione della procura –, basilari le verifiche svolte dai carabinieri del Ris che tornarono nell’abitazione dell’anziana in zona Malafrasca, poco fuori dal paese.

Una comunità che attende di sapere cosa è accaduto un anno fa a quell’anziana che si dava tanto da fare per aiutare il parroco nelle piccole mansioni quotidiane, molto religiosa e che non perdeva mai una messa.