MARCO BROGI
Cronaca

Francigena più vicina all’Unesco: “Un’occasione per il territorio. Volano di sviluppo economico”

Il sindaco di Monteriggioni a Palazzo Strozzi: “Ringrazio la Regione per questo percorso. Un ruolo importante quello dell’Associazione Europee delle Vie Francigene e dei Comuni”

Pelligrini in cammino sulla Francigena

Pelligrini in cammino sulla Francigena

Siena, 10 giugno 2025 – Stavolta è lei a camminare: la Francigena ha compiuto un altro passo importante per diventare Patrimonio Mondiale dell’Umanità. E se tutto andrà, come pare, per il verso giusto, potrebbero salire a cinque, dopo Siena, San Gimignano, Pienza e la Val d ‘Orcia, i siti Unesco della nostra provincia. Il dossier con le motivazioni scientifiche a supporto della candidatura a fine maggio è stato inviato al Ministero della Cultura, che ha già informato la Commissione Nazionale Italiana Unesco.

Lo ha annunciato ieri a Palazzo Strozzi, sede della Giunta regionale, il governatore della Toscana Eugenio Giani in conferenza stampa. “La Toscana conferma il suo ruolo centrale nella valorizzazione della Via Francigena, una delle più rilevanti vie storiche d’Europa, punto di riferimento per il turismo lento e sostenibile.– ha detto - Fin dal mio incarico in Consiglio regionale, come Regione ci siamo sempre impegnati per la tutela e la promozione di questo straordinario itinerario affermandoci come una delle regioni italiane più attive nella valorizzazione della Via Francigena, un messaggio straordinario, un filo che unisce territori, culture e comunità. Con le sue 15 stazioni e oltre 40 comuni coinvolti, può aspirare a buon diritto a ottenere il riconoscimento di Patrimonio universale Unesco e noi ce la metteremo tutta per raggiungere questo prestigioso traguardo”.

Soddisfatto anche Andrea Frosini, sindaco di Monteriggioni (coordinatore dei Comuni toscani attraversati dalla millenaria via dei Pellegrini). “Il riconoscimento di patrimonio dell’Unesco avrà rilevanti ricadute per i nostri territori, dove la via Francigena è diventata un volano di sviluppo economico. Ringrazio la Regione e il presidente Giani. Ma ringrazio anche l’Associazione Europea delle Vie Francigene e i Comuni: stiamo facendo un percorso unitario con la governance della Regione”. Dopo il protocollo d’intesa per la candidatura nel tratto italiano, firmato a Venezia nell’ambito del IV Festival delle Regioni tra il Ministero italiano della Cultura e le Regioni italiane sul percorso dell’ “Autostrada del Medioevo” (Toscana, Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia-Romagna, e Lazio), la millenaria via dei pellegrini ha dunque messo un altro tassello per il riconoscimento Unesco.

La Regione, capofila del progetto, intanto ha passato la palla a Fondazione Sistema Toscana, che gestisce la fase operativa e finanziaria dell’operazione. Il tratto senese della Francigena, da San Gimignano a Radicofani, un viaggio in mezzo alla bellezza e alla storia, fa registrare un traffico record: 40 mila presenze all’anno. Un graditissimo traffico di viandanti che per il nostro territorio rappresenta un vero e proprio toccasana. Numeri destinati a crescere con l’investitura della Francigena a Patrimonio Unesco.