PINO DI BLASIO
Cronaca

Fondazione Tls, il piano in stand by. In attesa del via libera delle banche

La deputazione di Palazzo Sansedoni ha esaminato i documenti, servono linee di credito per 6 milioni di euro. I ricavi stimati in 45 milioni in tre anni, la fetta maggiore dai bandi di ricerca. C’è anche lo scenario ’stress’.

Fondazione Tls, il piano in stand by. In attesa del via libera delle banche

Fondazione Tls, il piano in stand by. In attesa del via libera delle banche

Dove eravamo rimasti? La sensazione è che siamo al punto di partenza, dopo una lunga serie di mosse false. E l’accostamento tra ’Il vecchio e il mare’ di Hemingway e la parabola delle Scienze della Vita con Siena capitale, si fa sempre più stringente. In attesa che dal sottosegretario alla presidenza del consiglio, Alfredo Mantovano, arrivi la firma finale alla revisione dello statuto e si proceda così alla scelta del direttore generale della Fondazione Biotecnopolo, quella che doveva essere una chance formidabile per trattenere giovani talenti a Siena, per attirare cervelli e ricercatori da ogni dove, per ringiovanire un tessuto economico e anche scientifico un po’ avanti negli anni, si sta trasformando in un progetto residuale.

La speranza è che le novità delle prossime ore riescano a fugare qualche nube. Che da Palazzo Chigi, anche per contingenze elettorali, arrivi il tanto atteso disco verde. Dopo aver aspettato ventuno mesi dal varo dello statuto originario e delle nomine dell’agosto 2022, qualche settimana in più non cambierà le cose. Anche se i riflessi si sono fatti sentire, eccome.

La vicenda parallela del piano di risanamento della Fondazione Toscana Life Sciences è la prova di come attori importanti dell’economia e della politica del territorio, abbiano fatto i conti senza pensare al cambio del governo del Paese. In pratica abbiano preparato una frittata prima che la gallina Biotecnopolo deponesse il suo primo uovo.

Anche il piano di Tls è in stand by, in questa fase. Le 64 pagine di documenti e slides preparate dalla Fondazione, dal presidente Fabrizio Landi e dal direttore generale Andrea Paolini, sono state esaminate dalla deputazione amministratrice della Fondazione Mps. Che però aspetta un passaggio essenziale prima di approvare quel piano. I deputati attendono che le tre banche di riferimento di Toscana Life Sciences, Banca Mps, Intesa Sanpaolo e Chianti Banca, approvino le nuove linee di finanziamento, per almeno 6 milioni di euro, prendendo come garanzia l’usufrutto pluriennale del Medicine Research center, laboratori e uffici dell’ex Siena Biotech, per intenderci.

Non sarebbero affidamenti a fondo perduto. Il piano Tls ruota su tre grandi filoni per arrivare a 15 milioni di ricavi all’anno per tre anni. Un milione e mezzo di euro verrà dalla Regione, che ha già garantito per altri 3 anni i fondi per la medicina di precisione e gli altri progetti messi in piedi con i laboratori e i gruppi di ricerca senesi. Un incremento, anche se lieve, dei ricavi previsti, verrà dalle attività di incubazione di società e di affitti di spazi ad altre aziende.

La fetta maggiore di quei 45 milioni in tre anni dovrà venire dai bandi di ricerca italiani ed europei, che Toscana Life Sciences ha già vinto o è in procinto di farlo, oppure ha le carte in regola per competere con altre strutture. I finanziamenti delle banche servono proprio per questo: per calibrare l’arrivo dei fondi per la ricerca (quelli europei non hanno problemi, la Ue anticipa il 40% subito, per quelli ministeriali è tutta un’altra faccenda) con l’attività delle società. In pratica i 6 milioni dovrebbero fare da valvola di sicurezza nella certezza che i fondi promessi dai ministeri impieghino più o meno lo stesso tempo degli stanziamenti per il Biotecnopolo. Che non rientra nel piano Tls, se non per somme marginali. Anche perché la Fondazione Toscana Life Sciences, nel nuovo statuto, dovrebbe perdere la qualifica di socio fondatore e restare partner scientifico.

L’ultimo tassello, cruciale a dire il vero, è che il piano Tls è disegnato su due scenari eventuali. Se le cose andranno bene, si va avanti con le tre azioni di cui sopra. Se ci fossero degli stress sui bilanci, ad esempio bandi di ricerca non vinti, la Fondazione ha già progettato una politica di tagli sui costi fissi. Il più pesante sarà sul personale: oggi Toscana Life Sciences ha circa 60 dipendenti a tempo indeterminato, una trentina con contratti a termine e una dozzina con contratti particolari. La scure si calerà su questa voce di bilancio.