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Floramiata, è allarme siccità "C’è molta preoccupazione"

A sottolineare il problema i vertici dell’azienda ma anche dei Comuni dell’area. Servono soluzioni

"Produrre ecosostenibile – Floramiata, il buon esempio di un’eccellenza toscana". Questo il tema di un un convegno, organizzato dall’Anci Toscana, tenutosi ieri a Casa del Corto, nell’area florovivaistica della società leader nel settore. Invito rivolto agli amministratori locali, ai tecnici delle pubbliche amministrazioni, agli operatori del settore. Ma tra i massimi dirigenti di Floramiata e gli amministratori del comuni della zona si è parlato anche del grande problema del momento: la siccità. Non certo per sottovalutare il tema dell’incontro, inserito in un importante progetto della Regione, ma per un fatto emergenziale. Per mantenere e garantire la produzione nelle serre occorrono calore e acqua. Il primo è in gran parte garantito dai flussi geotermici. Per l’acqua c’è invece molta preoccupazione. Manifestata al vice sindaco di Piancastagnaio, Franco Capocchi, dal sindaco di Abbadia San Salvatore, Fabrizio Tondi, dal dirigente dell’Unione dei Comuni Amiata Val d’Orcia Daniele Rappuoli. Come detto sono intervenuti i vertici di Floramiata con in testa l’azionista di maggioranza Nino Barile, esperto internazionale del commercio di fiori. I temi del convegno sono stati, come detto, soffocati dall’emergenza. Si è parlato di come intervenire per fronteggiare la drammatica siccità, delle non facili soluzioni da attuare per trovare le necessarie quantità d’acqua, che sono abbastanza rilevanti, per tenere in vita le piante.

Massimo Cherubini