FiguriAmoci Svelato l’album "Un ‘monumento’ ai fantini"

Vedrà la luce il 23 marzo quando sarà presentato ufficialmente alla città. Nelle edicole il sabato mattina, il punto di ritrovo per lo scambio doppioni. .

FiguriAmoci Svelato l’album  "Un ‘monumento’ ai fantini"

FiguriAmoci Svelato l’album "Un ‘monumento’ ai fantini"

"Perché a Siena c’è questa strana abitudine per cui se non vinci il Palio, lo perdi". Aceto, in una manciata di parole, ha racchiuso l’essenza della ‘Giostra’. La sua frase spicca, nella quarta di copertina, in bianco, su sfondo nero, sulla Piazza, testimone tacita di storiche battaglie. Nella prima, i diciassette zucchini, gli ‘elmetti’ degli ‘assassini’: a loro, ai fantini, è dedicata la quinta edizione di FiguriAmoci Siena. Una scelta ‘naturale’, quella della casa editrice Il Leccio, dopo aver raccontato per immagini la storia del Palio e delle Contrade, poi il cavallo.

L’album è pronto a vedere la luce: giovedì 23 sarà presentato alla città. Per la gioia degli appassionati e dei collezionisti, di tutti coloro che hanno accompagnato per cinque anni la produzione. Un cammino di successo figlio "dell’amore di un gruppo di persone per Siena e per il Palio – spiega Carlo Covati de Il Leccio – a cui piace pensare che un album di figurine possa lasciare un segno nella storia della città: Giovanni Mazzini, Guido Bellini, Massimo Bianchi, Francesco Tiravelli e Stefano Gentilini, senza dimenticare Benedetto Cristofani che ha realizzato la copertina insieme a Guido, e dei premi del concorso".

Chi troverà lo ‘zucchino d’oro’ (10 figurine in circolazione) riceverà una stampa autografata dell’artista senese, chi troverà tre figurine ‘a nerbo alzato’ (3200) riceverà un particolare della stessa stampa. Gli originali saranno poi esposti alla Lombardi Arte di Stefano Fantini "altro prezioso compagno di viaggio di FiguriAmoci". Nella certezza che l’anima della pubblicazione sia lo scambio, il classico ‘celo, celo, manca’, Il Leccio ha pensato a un’iniziativa particolare: fare delle edicole di Siena, il sabato mattina, un punto di ritrovo, per il ‘baratto’ dei doppioni. "L’album stavolta è particolarmente ricco di testo – dice Covati –: abbiamo voluto ripercorrere le tappe che hanno portato al professionista moderno, ché un tempo i fantini erano gente del popolo, spesso impossibilitati a mettere insieme pranzo e cena. Un racconto ricco di aneddoti e ‘avventure’, ne svelo uno: nell’88 a Tredici, che correva nel Leocorno, nacque la figlia; portò un goccio di vinsanto agli altri fantini e Aceto, che correva nella Civetta, non si fidò: ‘Prima bevi te da questo bicchiere’, gli disse…".

Passato e presente, nelle immagini in bianco e nero e a colori. "La ricerca delle foto non è stata semplice – sottolinea Covati –: ringrazio chi in passato, quando una macchina permetteva al massimo 2-3 scatti, ha avuto la sensibilità, come Augusto Mattioli, di scattare una foto per fermare quell’attimo. Per darci la possibilità di rivivere oggi il Palio di allora".

Angela Gorellini