
Falso in bilancio. Tutti condannati gli ex vertici
La corte di appello di Firenze, in parziale riforma della sentenza di primo grado, ha condannato con l’accusa di falso in bilancio i vertici in carica nel periodo 2015-2016 e gli ex componenti del cda e del collegio dei revisori della Bcc Chiantibanca. L’ex direttore generale Andrea Bianchi (nella foto) è stato condannato a 1 anno e 8 mesi, mentre a 1 anno e 6 mesi l’ex vicepresidente vicario Stefano Mecocci e il presidente del collegio sindacale Enzo Barbucci; 1 anno e 5 mesi per l’ex presidente Claudio Corsi. I giudici inoltre hanno condannato a 1 anno 4 mesi i membri dell’ex cda e del collegio dei revisori: Aldemaro Becattini, Niccolò Calamai, Andrea Casini, Luigi Ferri, Fabrizio Fusi, Mauro Fusi, Vasco Galgani, Marco Galletti, Carla Lombardi, Claudio Tongiani e Leonardo Viciani. "Faremo ricorso in Cassazione", annuncia l’avvocato Gaetano Viciconte che difende una parte dei membri del cda. In primo grado, Bianchi, Mecocci, Barbucci e Corsi vennero condannati solo per ostacolo alla vigilanza di Bankitalia mentre erano stati assolti gli altri imputati. Inoltre erano tutti stati assolti dall’accusa di falso in bilancio. Contro l’assoluzione il procuratore aggiunto Luca Turco e il pm Giuseppe Ledda avevano proposto appello. Tra le presunte irregolarità richiamate nell’appello dalla procura, la modalità di classificazione del Btp 2046. La corte ha respinto una richiesta di risarcimento del Codacons. Motivazioni fra 90 giorni.